schon henock

    DOMANDA

    Grazie professore per la pronta risposta alla mia domanda, però quello che vorrei sapere è capita spesso di finire in dialisi per la porpora di schon henock dopo ben 10 anni? si può finire in dialisi solo per colpa degli integratori di palestra? nella mia biopsia c’è scritto questo: Il frustolo di parenchima renale comprende complessivamente sino a 11-12 glomeruli di cui 7-8 in sclerosi o obsoleti. I restanti glomeruli sono caratterizzati da aumento della matrice mesangiale con aderenze flocculo-capsulari, fenomeni di necrosi del flocculo e proliferazione extracapillare con aspetti floridi. L’interstizio è sede di diffusa fibrosi di grado lieve-moderato e di infiltrato linfomonocitario di grado moderato, con presenza di granulociti neutrofili ed eosinofili. Atrofia tubulare di grado moderato. Alcuni cilindri ialini; focale presenza di cellule schiumose endoluminali e di occasioni cristalli colesterinici. Vasi di piccolo e medio calibro con iperplasia medio-intimale di grado moderato IMMUNOFLUORESCENZA: IgG: negativo, IgA focale/segmentale parietale; tracce nei glomeruli in sclerosi IgM: tracce mesangiali C3: aspecifica C1q aspecifica Fibrinogeno focale/segmentale parietale; tracce mesangiali. Vorrei chiarimenti su questa biopsia…è una biopsia chiaramente frutto di Schon Henock? o la schon henock rappresenta altre caratteristiche? e quindi si tratta di integratori per la palestra? attendo risposta e ancora grazie!

    RISPOSTA

    Purtroppo non è possibile rispondere ai suoi quesiti senza poter visionare i vetrini della biopsia renale, possibilmente discutendo il caso collegialmente assieme ai colleghi istopatologi renali. Molto probabilmente ciò è stato fatto da chi ha eseguito la biopsia e la diagnosi di sindrome di Schonlein Henoch va accettata dando fiducia ai suoi curanti. Una caratteristica della sua biopsia renale che la rende compatibile con la diagnosi è la presenza di depositi di IgA, come indicato dai risultati dell’immunofluorescenza. Ci sono tuttavia altri elementi clinici importanti per la diagnosi.
    Per quanto riguarda il ruolo degli integratori alimentari, bisogna chiarire alcuni aspetti. Sebbene siano stati più volte riportati casi di culturisti che hanno sviluppato insufficienza renale cronica, ciò non può essere attribuito all’uso di integratori. Se si potesse stabilire una relazione causale tra l’uso di uno specifico integratore e lo sviluppo di malattia renale cronica, l’integratore verrebbe probabilmente ritirato dal commercio. Probabilmente tra i culturisti sono altre le possibili concause di malattia renale, come ad esempio l’uso di farmaci anabolizzanti, la presenza di ipertensione, una dieta eccessivamente ricca di proteine.

    Un consiglio: non trascuri quanto le consiglierà il nefrologo, perché la presenza di numerosi glomeruli con sclerosi (cicatrici irreversibili) indicano una possibilità di progressione della malattia verso l’insufficienza renale.

    Cordiali saluti

    Dott. Maurizio Gallieni

    Maurizio Gallieni

    Maurizio Gallieni

    Direttore dell’unità operativa complessa di nefrologia e dialisi dell’azienda ospedaliera San Carlo Borromeo a Milano. Nato a Milano nel 1960, si è laureato presso l’Università degli Studi di Milano e specializzato all’Università degli Studi di Verona. Ha studiato e svolto tirocini all’estero, soprattutto negli Usa.
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