DOMANDA
Egregio dottor Gallieni, considerata l’iportanza della dieta per i nefropatici cronici, seppur allo stato iniziale della patologia (come nel mio caso), sono a chiederLe se la migliore assistenza ad un nefrologo debba transitare dalla collaborazione con un dietista oppure con un dietologo che, a differenza del primo, credo sia anche medico? RingraziandoLa per la rinnovata attenzione, saluto cordialmente. Renato.
RISPOSTA
Gentile sig. Renato,
La domanda che pone è importante, ma non ha una risposta univoca. In tutti gli ambulatori di nefrologia è il nefrologo in prima persona che si occupa di dare indicazioni dietetiche ai pazienti affetti da insufficienza renale cronica. La dieta infatti è un aspetto fondamentale nella cura di questa malattia e le indicazioni dietetiche possono cambiare a seconda dello stadio della malattia. Tuttavia, quando è necessario prescrivere una dieta precisa, non tutti i nefrologi hanno la possibilità di farlo autonomamente.
In una condizione ideale, come per mia fortuna avviene nel mio ospedale, il nefrologo ha la possibilità di collaborare con un servizio di dietologia in cui dietologhe e dietiste forniscono al paziente la dieta più indicata durante una visita dedicata a questo scopo. Visite successive consentono poi il monitoraggio della prescrizione dietetica e l’aderenza del paziente, risolvendo con opportune modifiche eventuali problematiche legate alla dieta.
Sempre più frequentemente, come in questo caso, emerge la necessità di collaborazione tra professionisti con competenze specifiche, il che consente di elevare il livello qualitiativo delle cure. è però fondamentale che nefrologo e dietologo si parlino e condividano l’impostazione generale della dieta, ad esempio l’entità di una eventuale restrizione di proteine o la necessità di una riduzione delle calorie.
Dato che la realtà è però molto varia, non va dimenticato che molti nefrologi si impegnano in prima persona con ottimi risultati quando non è disponibile nella loro struttura un servizio di dietologia. E’ dall’alleanza tra nefrologo e paziente che emerge l’eventuale necessità di approfondire il tema dietetico ed eventualmente coinvolgere il dietologo, per ottenre i migliori risultati.