Shunt residuo dopo intervento di chiusura pfo

    DOMANDA

    Buongiorno, ho 32 anni, sono trombofilica, e l’anno scorso in seguito ad un’ischemia cerebrale manifestatasi con emiparesi destra, afasia e confusione mentale (fortunatamente poi risoltesi) mi è stato diagnosticato il forame ovale pervio. Sono stata, quindi, sottoposta ad intervento per chiusura con biostar 28mm nel novembre 2010. Ora, a distanza di un anno, all’esame strumentale risulta ancora uno shunt residuo sia a riposo (molto piccolo) che dopo di manovra di valsalva (più evidente). Di tale esame ho le clip che potrei inviarLe per valutare l’entità del passaggio. Al momento assumo cardiaspirina e l’assumerò a vita anche a causa della trombofilia. Volevo chiederLe se secondo Lei,considerati i miei precedenti, può essere opportuno e/o necessario reintervenire mettendo un secondo ombrellino.

    Grazie.

    RISPOSTA

    Gentile Lettrice,

    per quello che scrive, parla di un piccolo shunt residuo, direi proprio di no, non deve reintervenire. Continui come le è stato consigliato con l’aspirina.

    Grazie per aver scritto, saluti

    FB

    Francesco Bovenzi

    Francesco Bovenzi

    CARDIOLOGO INTERVENTISTA. Nato a Ostuni (Br) nel 1957, specializzato in Cardiologia e in Medicina Interna. È Direttore della Cardiologia ed Emodinamica dell’Ospedale San Luca di Lucca. Ha l’incarico di insegnamento a contratto di Professore in Malattie Cardiovascolari presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa. Autore di numerosissime pubblicazioni sulle più prestigiose riviste […]
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