DOMANDA
Egregio dott Rubbini, perdoni l’insistenza,sono sempre la ragazza che ha il nonno con un tumore al pancreas e metastasi al fegato e intestino,non mi giudichi male e non pensi io voglia accanirmi,penso solo che non posso e moralmente non voglio lasciare nulla di intentato ,devo per amore e per dovere fare il possibile ,come lui ha fatto con noi,perchè nella nostra famiglia di medici purtroppo nè abbiamo visti un pò.Poi dopo aver fatto tutto il possibile secondo coscenza sarà Dio a decidere, come è giusto che sia.Sentivo parlare di Crioterapia e cercando informazioni sulla possibilità di sopravvivenza rispetto a questo tumore un articolo mi è balzato agli occhi.”Donna anziana bruciato un tumore al pancreas in 30 minuti”,e poi ancora “S100PBP proteina rende meno aggressivo il tumore al pancreas” non so di cosa si tratti rispetto all’anziana signora parlano parlano di un ago ,che si può fare al fegato pancreas e reni e che la percentuale di riuscita e del 90% ,lui è un certo Dott Rossi e si trova a Pavia,può spiegarmi di cosa si tratta,medicina o “santoni”?
RISPOSTA
Gentile Signora,
la Crioterapia così come la Radiofrequenza ed altre metodiche di trattamento dei tumori solidi sono impiegate principalmente per le metastasi al fegato . In particolare l’uso della Crioterapia nel cancro del pancreas è una metodica di trattamento che sta destando un certo interesse ma necessita ancora di conferme .
La S100PBP è un proteina i cui aumentati livelli nei tumori pancreatici in fase precoce sembrano coinvolti nella crescita tumorale e nella capacità del tumore di metatstatizzare.
Non conosco il Dott. o la Dott. sa che Lei cita ma penso si tratti di attività ancora in fase sperimentale.
Le consiglio comunque di rivolgersi al Suo Oncologo di fiducia , il quale Le saprà dare certamente le risposte che sta cercando.
Cordialità