DOMANDA
Buongiorno, ho 40 anni e sono un soggetto predisposto ad allergie (gatto, cane, nichel, aspirina, moment e cibalgina). Tramite appositi test ho escluso allergie a pollini, graminacee ed acari. Attualmente non seguo nessuna cura anche se ho sempre a disposizione un inalatore (Ventolin). La settimana scorsa ho cambiato casa e già dalla prima notte ho constatato che in camera da letto respiravo male.
La dispnea è peggiorata al punto che stanotte ho avuto un attacco con tosse, respiro sibilante e forte dispena. Non vedendo miglioramenti dopo un paio d’ore, ed essendomi anche un po’ agitata, ho fatto ricorso all’inalatore (ha funzionato, ma dopo poco sono uscita per andare al lavoro quindi non so se parte del beneficio dipenda al fatto di essermi allontanata da casa). Queste difficoltà respiratorie, ripeto, si presentano soprattutto quando mi trovo in camera da letto sia da sdraiata sia in posizione eretta. L’edificio è antico ma non è presente muffa sui muri, c’è un camino che accendiamo ogni sera ed è in mezzo ad un bosco.
Può essere colpa di qualcosa presente solo in quella stanza? E cosa potrebbe essere? Grazie
RISPOSTA
Carissimo, il lavoro di un bravo specialista è in tutto simile a quello di un attento investigatore privato.
Da un punto di vista immunologico, mi pare di poter ipotizzare che ci troviamo di fronte a un quadro di predisposizione di tipo misto con una prevalente componente non allergica e disreattiva. In parole semplici la dispnea e i sintomi respiratori associati sembrano essere scatenati da fattori aspecifici. Il dato di fatto è che le manifestazioni si scatenano in una stanza (quella da letto). Anche se non è riportata una allergia specifica alla polvere di casa (acari) questa potrebbe scatenare sintomi in modo specifico. Pertanto utile sbarazzarsi di tendaggi, tappeti e quanto altro possa favorire un ristagno di polvere nella stanza da letto. Inoltre utile capire se il camino di cui lei parla è nella stanza da letto (lo ritengo improbabile per la normative di sicurezza) e soprattutto se la stanza in questione sia stata oggetto di recente ristrutturazione; è noto che alcune vernici, stucchi, intonaci e collanti per materiali edili possono scatenare sintomi respiratori anche gravi. Questi casi sono più comuni di quanto si crede e vengono inquadrati nel contesto della cosiddetta ‘Sick building syndrome’ (che tradotto vuole significare “sindrome dell’edificio malato”). Si tratta per l’appunto di una situazione in cui gli occupanti di un certo edificio o di una certa stanza accusano sintomi di natura irritativa prevalentemente alle vie respiratorie, alla gola e agli occhi.
Abbiamo confermato diversi casi di ‘Sick building syndrome’, risoltisi positivamente ventilando e arieggiando di frequente l’ambiente incriminato. E’ consigliabile cmq che – per un periodo variabile che va dai 5 ai 10 gg – si eviti di soggiornare in quella stanza (una sana dormita sul divano del salotto). Alternativamente si può sanificare l’ambiente con trattamenti a base di ozono o dislocando piante “assorbi tossine”, come la sansevieria (elegante e di costo accessibile).
Mi faccia sapere se sono stato di aiuto.
Riccardo Polosa