ernie discali

    DOMANDA

    Egregio Professore,sono un medico di 81 anni operato lo scorso ano di stenosi del canale vertebrale con decompressione L3-L4 E L4-5 E artrodesiL3-S1 con sistema Legacy.La sintomatologia dolorosa è scomparsa totalmente.L’esame RMN aveva messo in evidenza anche la presenza a livello dello spazio L3-L4 di ernia discale ad estrinsecazionecentrale paracentrale Sn e a livello dello spazio L4-L5ernia discale ad estrinsecazione centrale paracentrale Sn migrata cranialmente.

    Attualmente presento formicolii agli arti inferiori specie a Sn con sensazione di peso alla caviglia Sn,ipotrofia muscolare alla coscia d Sn con diminuzione di forza.Niente dolori. Tale sintomatologia,essendo diabetico con Hb glicata oscillante fra 6.5 e 7 veniva attribuita alla neuropatia diabetica.Una recentissima elettromiografia non giustifica tale sintomatologia.Tenga presente che sono assolutamente autosufficiente e guidoabitualmente l’auto anche per lunghi atti,prudenzialmente con cambio automatico per evitare l’uso del piede sulla frizione.Altri accertamenti hanno escluso il piede diabetico con doppler arterioso.Anche il doppler ai tronchisovraortici si è rivelato normale.Sarà il caso di intervenire chirurgicamente? La ringrazio anticipatamente per il Suo illustre parere.

    Distinti ossequi.

    Francesco Acquafredda

    RISPOSTA

    Carissimo, e’ pressoche’ impossibile dare un parere esaustivo senza aver visionato un eventuale esame radiografico o averla vista clinicamente. Le stenosi lombari possono dare dei deficit di tipo neurologico sia motorio che sensitivo, specie se associate, come nel suo caso, ad ernie discali. Tali deficit si rendono poi evidenti dopo l’intervento nel momento in cui il dolore per fortuna recede. Di solito tali deficit impiegano molto tempo a riprendere e non rempre si puo’ avere una restitutio ad integrum. Non credo che da quanto mi dice sia necessario reintervenire chirurgicamente, ma le consiglio di tornare dal chirurgo che l’ha operata per avere un quadro preciso della situazione ed eventualmente procedere con cicli di terapia fisica che in questi casi possono aiutare.

    Cordiali slauti

    Francesco Ceccarelli

    Francesco Ceccarelli

    Professore ordinario di ortopedia e traumatologia presso l’Università di Parma dove dirige anche la scuola di specializzazione. Nato a Perugia nel 1955, si è laureato in medicina nel 1980 e si è specializzato in ortopedia nel 1983 e in fisioterapia nel 1987. È autore di oltre 350 pubblicazioni scientifiche in Italia e all’estero.
    Invia una domanda