Ureaplasma parvum e citrobacter koseri

    DOMANDA

    Salve, qualche mese fa ho avuto un episodio di cistite emorrargica con forte dolore e bruciore e difficoltà alla minzione. Il mio medico di base mi ha prescritto monuril x 2 gg che ho preso con scarso beneficio. Ha suggerito di ripetere trattamento dopo una settimana ma visto che non c’era più presenza di sangue nelle urine e con una massiccia idratazione tenevo sotto controllo i sintomi ho chiesto, una urinocoltura prima di prendere altri farmaci a caso visto che soffro di gastrite e reflusso. L’urinocoltura mi è stata prescritta solo due settimane fa e son risultata positiva al citrobacter koseri x il quale mi è stato prescritto il clavulin x 6 giorni. nel frattempo ho eseguito anche tampone vaginale poichè in concomitanza con cistite avevo notato anomalie nell’aspetto di perdite e spotting scuro nei giorni antecedenti il ciclo vero e proprio. il tampone è risultato positivo per ureaplasma parvum. La ricerca di gardnerella al microscopio è negativa. esame colturale: sviluppo di popolazione batterica residente, saprofita. Negativa la ricerca di lieviti.leucociti assenti. Discreto numero di lattobacilli. A tal proposito la mia ginecologa mi ha prescritto una terapia con miraclin da prendere dopo colazione e dopo cena x dieci giorni; boracid plus schiuma finire un flacone; meclon ovuli vag.; 2 tipi di fermenti lattici lontano dai pasti x tutta durata terapia…Il dubbio che mi assilla nasce dal fatto che alcune amiche mi hanno detto che tale batterio non sempre andrebbe trattato con antibiotico, inoltre io ho fatto fino a due giorni fa antibiotico (amoxicillina+acido clavulanico) x citrobacter koseri. Che ne pensa? avevo pensato che forse potrei fare la terapia locale tralasciando antibiotico, considerata miei problemi gastrici e intestinali di conseguenza a terapie antibiotiche….Ma sono anche abbastanza preoccupata x questo strano batterio dato che non ho mai avuto un tampone vaginale positivo a qualcosa.. Aiutoooo Consigliata anche urinocoltura al partner per ricerca micoplasmi che farò fare comunque..

    RISPOSTA

    Ureaplasma parvum è un normale colonizzante a livello vaginale e non va trattato. Per questo non c’è nemmeno alcuna ragione per fare eseguire la ricerca nelle urine al partner. Tra l’altro, la terapia prescrittale mi sembra un po’ “confusa”, o quanto meno poco coerente con gli obiettivi che mi sembra si prefigga la sua ginecologa. L’unico dato che sembra contrastare con la sua sintomatologia, è la normale presenza di lattobacilli. A mio avviso, stante le perdite che lamenta e il recente episodio di batteriuria, l’ipotesi che lei abbia un’alterazione della flora lattobacillare è abbastanza significativa, La prossima volta che esegue un tampone vaginale si faccia magari misurare l’acidità (ph), che è un elemento fondamentale per valutare la “salute” vaginale.