DOMANDA
Gentile dott. Soresi,
le trascrivo qui di seguito la mia domanda inviataLe i primi giorni dello scorso gennaio, e di seguito la Sua cortese risposta (La ringrazio!) che vedo solo oggi perché nel frattempo il mio computer è entrato in avaria. In calce troverà un aggiornamento sul mio caso.
”””””Gentile dott. Soresi
Diversi anni fa’ comprai il suo libro “il cervello anarchico”, il tema che Lei trattava mi interessava, a distanza di anni temo di rappresentare un caso della tesi che Lei sosteneva. Sono donna ho 76 anni. Le chiedo un aiuto. Da circa 4 mesi per una ecografia pelvica, per una cistite emorragica ho scoperto di avere un versamento pleurico. D’allora in poi, frequentando primari addetti al caso, qui nella città dove vivo ho avuto varie analisi, sangue, TAC ad alta risoluzione, citologico delle urine e del liquido polmonare aspirato solo l’11 dicembre us. Che ha dato esito negativo. Quello che mi preoccupa è che le condizioni mie peggiorano molto dall’inizio della storia. Stanchezza affanno e mal di testa feroce. Al recente controllo ecografico peraltro sollecitato da me si è visto che il liquido è tornato (ne ero certa). Lo aspireranno di nuovo fra pochi giorni e faranno altre analisi, fra le quali immunofenotipo dello stesso liquido. Mi chiedo se non si potevano farle tutte la prima volta visto che avevo atteso più di un mese. Mi sento sballottata non vedo collaborazione tra i medici, devo correre , cosa che mi fa ridere viste le mie condizioni attuali, dall’uno all’altro, sollecitare, a volte sono così prostrata, mi chiedo cosa mi potrebbe capitare nell’immediato. Se mi legge e mi risponde Le sarò grata””””””
“””””””Cara signora , chiami a mio nome il dr. Mengoni della chirurgia toracica del Policlinico di Milano e fissi un appuntamento a mio nome ””””””
Aggiornamento.
Nel frattempo sono arrivati i referti sulla seconda aspirazione del liquido pleurico (un essudato dicono): tutti negativi. Ma hanno già controllato che il versamento, per la terza volta, è nuovamente iniziato. A questo punto anche a Firenze avevano consigliato il ricorso al chirurgo toracico per prelievo di un campione del tessuto polmonare. Tuttavia da più parti mi è stato suggerito di tentare prima con una TAC-PET sulla scorta del cui esito valutare se il più invasivo intervento chirurgico sia ancora necessario.
Penso di scegliere questa seconda opzione per poter tornare a Lei con il suo esito affinché, se mi vorrà rinnovare la cortesia sin qui usatami, mi confermi o meno la necessità di ricorrere al Dott. Mengoni.
Rimango in speranzosa attesa e La saluto con stima.
RISPOSTA
Cara signora la TAC è sicuramente utile ma andrebbe fatta subito dopo lo svuotamento del versamento pleurico residuo. La PET aggiungerebbe poco mente l’intervento di toracoscopia sarebbe importante sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico per cui rimane valida la mia proposta di chiamare il dr. Paolo Mendoni che lavora al Policlinico nell’equipe del prof. Santambrogio.