DOMANDA
Caro dottore,
le scrivo durante un pellegrinaggio medico che dura da 50 anni. Ieri l’ultimo accesso in PS di 9o re alla ospedale Sacco: dimessa con dolore invariato (3 flebo completamente inefficaci) e nessuna diagnosi. La paziente è la mia nonna, 79anni, dolore da una vita e nessuna diagnosi. Purtroppo nessuna terapia. Lamenta dolore in ipocondrio sn, lo descrive come una ferita interna o un “animale che morde”.
Ha eseguito colecistectomia preventiva in laparotomia negli anni ’50, trattamenti con farmaci per dolore neuropatico, antidepressivi, Fans di tutti i generi (anche in vena, sono un infermiera e ho provato farmaci chirurgici con zero risultati), antispastici, ansiolitici, indagato con gastroenterologo per anemia emolitica (si pensava di ricondurre il dolore in ipocondrio SN alla milza) tutto con esito negativo.
Il problema è che il dolore è sempre più frequente (2 -3 GG tutte le settimane) e sempre più forte e noi non abbiamo terapie.
Ieri in PS il medico mi ha acceso una lampadina sulla herpes zoster sine herpete e io ho passato la notte a documentarmi e vorrei provare con la mistura a base di acidoacetilsalicilico + etere. Questo dolore le scatena emicrania fortissime e problemi alla vista durante la crisi.
Se anche mi sbagliassi mi sembra di aver capito che non c siano effetti collaterali. Sono molto giovane, ho ancora speranze e non voglio credere che a mia nonna non le si possa diagnosticare la patologia e che debbo guardarla soffrire atrocemente senza poter fare niente. Io le scrivo per sapere cosa ne pensa perché io ci sono troppo dentro e magari manco di obiettività.
Secondo lei si può provare? Pensa sia una buona idea?
La ringrazio per la pazienza se mi ha letto fino a qui 🙂 cordiali saluti Ludovica
RISPOSTA
Cara Ludovica,
grazie per la Sua domanda che illustra il calvario di Sua nonna, caratterizzato soprattutto da dolore incoercibile all’ipocondrio sx (per altro anatomicamente incompatibile con una genesi colecistopatica) tuttora privo di una diagnosi specifica, con conseguenti trattamenti inefficaci. Non posso escludere, in via di principio, uno zoster sine erpete (ovvero senza manifestazioni cutanee), ma lo ritengo altamente improbabile, data anche la co-presenza di altri sintomi (ad es. emicrania) . La sindrome è molto rara, presenta tutti i segni clinici del dolore neuropatico e vi sono degli accertamenti che possono suffragare o smentire tale sospetto diagnostico. Sconsiglio caldamente altresì il fai-da-te della mia solu-sospensione di ac. acetilsalicilico ed etere etilico, che richiede indicazioni appropriate e modalità non improvvisate di applicazione.
La via che mi sento di suggerirLe è un’altra: una valutazione presso un terapista del dolore (se non l’ha già fatto) per stabilire una diagnosi accurata, condizione indispensabile per una terapia di una qualche efficacia.
Soprattutto non demorda e non perda la speranza!
Se interessata, non esiti a contattarmi direttamente (02/76111312)
Cordiali saluti
Prof. Giuseppe De Benedittis
www.giuseppedebenedittis.it (consulti il mio focus proprio sull’herpes zoster)