Dolore muscolo schelettrico

    DOMANDA

    Buongiorno Dottore,

    Ho 64 anni e da quasi 6 ho la malattia di Parkinson. Da qualche anno ho il dolore descritto di seguito.
    Per favore potrebbe indicarmi come capire da cosa deriva, come affrontarlo, ….. Qualsiasi cosa possa fare.
    La ringrazio per la sua attenzione.

    EVOLUZIONE DEL DOLORE

    Maggio 2010 – Diagnosi Malattia di Parkinson mediante DATSCAN per leggero tremore alla mano destra.

    Ottobre 2011- Inizio cura Mirapexin (Pramipexolo) 1.05 – Per la limitata sintomatologia (leggero tremore mano destra e leggero rallentamento) il Neurologo ha lasciato scegliere a me quando iniziare la cura.

    Aprile 2012 – Inizio dolore dopo circa 15 giorni che seguivo un corso di Pilates, in forma di leggero indolenzimento muscolare, da me attribuito agli esercizi ed al mio scarso allenamento, nelle tarde ore della sera dopo le ore 22-23.
    Da quel momento il fastidio-dolore e’ costantemente aumentato in termini di durata e di intensità, fino ad apparire al mattino alla sveglia con forte intensità. Il dolore è sempre scomparso dopo pochissimo tempo in posizione orizzontale.
    Febbraio – dicembre 2013 – Trattamento dolore con agopuntura con risultati non soddisfacenti (circa 30 sedute settimanali).

    Marzo 2013 – Effettuata gastroscopia con diagnosi di leggera incontinenza cardiale

    Dicembre 2013 – Iniettata Tossina Botulinica nei muscoli retti dell’addome. Nessun effetto effetto percepito.

    Maggio 2014 – Descrizione del dolore da parte del Neurologo che cura la Malattia di Parkinson “Il pz da circa un mese con progressivo peggioramento, senso di contrazione alla muscolatura addominale come sbarra in rapporto al decorso del colon tratto orizzontale specie seduto., che tende a migliorare solo sdraiato. La sintomatologia pare iniziata circa due anni fa con presenza solo nelle ore serali. Adesso è presente dal mattino con aggravamento dall’attività fisica in PD oltre a possibile somatizzazione. IL dolore è irradiato al fianco e alla spalla sinistra con sensazione di forza che tende a flettere il tronco. Pare migliorare con EN (Delorazepam)”.
    Mia integrazione: “La forte tensione può essere avvertita anche sul cuoio capelluto, dove esercita una spinta verso il basso difficile da contrastare. Sensazione che lo stomaco cada. Sensazione che qualche cosa stia per strapparsi a livello stomaco”.
    Giugno 2014 – Eseguita ecografia addome completo con riscontro di colon irritabile.

    Aprile 2015 – Assunto Gabapentin fino ad 800 mg , ridotti a 500 a giugno 2015 in seguito ad un episodio di pensiero suicida. Effetti sul dolore non quantificabili.

    Giugno 2015 – Visita fisiatrica con diagnosi DIASTASI DEI MUSCOLI RETTI DELL’ADDOME CON LAPAROCELE. Prescrizione di cintura addominale steccata. Riduzione immediata del 50-60% del dolore

    Giugno 2015 – Visita da un Neurologo dell’Istituto Neurologico Nazionale Mondino di Pavia che correla ilo dolore alla postura. Programmato ricovero per Ottobre-Novembre 2015 per trattamento fisioterapico intensivo della Sindrome di Pisa.

    Luglio 2015 – Inizio utilizzo cannabis .Nessun effetto positivo sul dolore. Abbandonata, dopo pochi giorni, per sensazione di debolezza alle gambe

    Ottobre 2015 – Ridotto Gabapentin a 500 mg integrato con Palexia 50 1 compressa al giorno

    Dicembre 2015 – Abbandonato Gabapentin

    GENERALITA’

    Il dolore sembra sensibile al delorazepam (20 gocce al bisogno) ed al Prazepam (15-20 gocce al bisogno)

    Il dolore passa in qualche minuto in posizione orizzontale, meglio sulla pancia
    ,
    Spesso si innesca un ciclo negativo ansia-dolore

    Sono state analizzate possibili correlazioni con la cura della Malattia di Parkinson:
    − ridotto il Mirapexin per un periodo di circa 2 mesi, ma il dolore è rimasto inalterato
    − il dolore può apparire in qualsiasi momento del ciclo della levodopa

    RISPOSTA

    Mi meraviglia molto che non ci siano stati miglioramenti con la cannabis. Cosa ha assunto bedrocan o bediol?

    Sono sicuro che un’assunzione modulata di questi farmaci potrà migliorare il dolore. Comunque andrebbe valutata anche la componente neuropatica del dolore al fine di considerare l’impianto di un neurostimolatore midollare.

    mi faccia sapere

    cordiali saluti

    Paolo poli

    Paolo Poli

    Paolo Poli

    ANESTESISTA. Direttore della unità operativa di terapia antalgica e cure palliative dell’azienda ospedaliero universitaria pisana. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1975, per poi specializzarsi in anestesia e rianimazione nel 1978 e in medicina legale nel 1982. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, è professore a contratto per l’insegnamento di “Terapia antalgica-tecniche invasive” […]
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