DOMANDA
Buonasera dottore,
molti anni fa, assumendo un antibiotico per la tosse, alla fine di quattro giorni di cura, mi si è gonfiata la gola. Purtroppo non mi ricordo il nome del farmaco, ed ora se devo fare un anestesia o un esame con mezzo di contrasto mi è stato detto che devo sempre fare la profilassi antiallergica con deltacortene, ranidil e cerchio.
Parlando con un anestesista però mi ha detto che non è necessario e che mi può far più male che bene, sono un po’ confusa anche perché tra poco dovrei fare una tac con mezzo di contrasto.
Le sarei grata di avere un suo parere in merito.
Cordiali saluti
RISPOSTA
Carissima paziente Lei racconta una storia medica molto comune: un episodio perinfantile di allergia a farmaco non identificato” e poi nel corso degli anni LA COSTRUZIONE, molto spesso non dal paziente ma da altri, della storia medica di un paziente allergico a tutto. Questo non è vero e soprattutto in età infantile i casi non sono di allergia vera e propria ma di reazioni cutanee perinfettive, cioè correlate con la malattia di base e non con la terapia effettuata. Molto spesso, appare difficile SMONTARE A POSTERIORI una storia clinica di questo genere ma le consiglio due cose fondamenttali: primo cercare di ricostruire e documentare il primo episodio, secondo valutare nel corso degli anni se vi sono state altre reazioni a farmaci e soprattutto il tempo che è intercorso tra l’assunzione del farmaco e la reazione. Le consiglio vivamente di effettuare una valutazione IMMUNO Allergologica con uno specialista per valutare realmente se ha un quadro di allergia a farmaci, se vi sono dei farmaci che può utilizzare in alternativa, e quali rischi corre se sottoposta a diagnostica potenzialmente “allergizzante”. Non sottovaluti il fatto che questa caratterizzazione del rischio allergologico dovrà tenere conto del suo stato di salute e delle patologie concomitati. In conclusione la invito ad USCIRE DAL TUNNEL DELLA PANALLERGIA!
Saluti
Prof Dott A Tiri