Rapporto difficile, dove ho sbagliato?

    DOMANDA

    Salve Dotteressa
    ho un bisogno di sfogarmi con una persona estranea a me. Nel maggio dell’anno scorso ho conosciuto un ragazzo che diciamo che di vista conoscevo perché fratello della mia amica. Si era appena lasciato da una storia molto importante e alla fine siamo usciti con amici in comune creando un gruppo. Io inizialmente non lo consideravo molto era un mio amico e basta poi però abbiamo cominciato ad uscire perché ci piacevamo. Io comunque lo allontanavo sempre per paura di soffrire ecc ecc.
    Alla fine lui mi ha dimostrato tutto al contrario e ad agosto ci siamo messi insieme. Il nostro rapporto era sempre un litigare sfidarci e momenti anche di dolcezza. Lui era partito in quinta dandomi tanto e io ero leggermente più bloccata. Poi con il passare del tempo le cose si sono capovolte, io ho cominciato a partire a 100 e lui indietreggiava sempre più! Fino a gennaio stavamo insieme poi da febbraio in poi ci sono stati problemi perché lui mi diceva sempre che se io volevo qualcosa di più in questo momento non potevo averlo e allora abbiamo continuato a stare insieme cercando di essere tranquilli ma alla fine ci siamo lasciati.
    Io continuo a sentirmi in colpa perché lui mi ha detto che mi ha lasciato perché non si è innamorato di me e mi sento così male perché invece di farlo stare bene e tranquillo lo facevo dannare perché pretendevo troppo.
    Cosa devo fare adesso? Io ci sto tanto male vorrei riuscire a fare qualcosa ma non so.
    Che mi consiglia?

    RISPOSTA

    Cara ragazza,

    capisco perfettamente il suo smarrimento e il suo dolore di questo momento, ma occorre fare alcune riflessioni che potrebbero aiutarla a vedere le cose diversamente, sistemandole meglio dentro di lei.

    Questa storia sembra nascere su premesse non del tutto salde: il ragazzo stava uscendo da una storia per lui importante e voi eravate già amici. Questo fa presupporre (da come poi sono andate le cose) che lui abbia cercato conforto e distrazione troppo in fretta, senza elaborare appunto la fine di una relazione significativa; il conforto inoltre lo ha cercato da chi già gli era amica, rendendo più difficile il passaggio all’innamoramento e all’amore. Probabilmente è partito in quinta proprio per non pensare a quanto si lasciava dietro, ma poi ha constatato di non farcela e, sopratttuttto, di non essere innamorato. Ecco, vede, il punto centrale sta proprio in questo: se non si è innamorati, poi non si riesce a portare avanti una storia. Perciò lei non ha nulla da rimproverarsi né, a mio parere, può fare qualcosa ora. Purtroppo deve soltanto accettare una realtà così come si presenta, anche se frustrante e dolorosa. Se non si è innamorati dall’altra parte, non si può fare nulla, né chi non è innamorato può sforzarsi per esserlo. Non sarebbe cosa buona per nessuno dei due.

    Piuttosto lei, da tutta l’esperienza, potrebbe cercare di capire per qual motivo cerca di frenare quando sente che l’Altro si avvicina troppo e cos’è che le mette paura. Questo al fine di potere modificare qualcosa in un’eventuale prossima relazione.

    Dovrebbe fare in modo che per lei un vincolo (l’esperienza sentimentale fallita) possa diventare una risorsa (il cambiamento). Vedrà che poi ne sarà contenta anche se ora deve stringere i denti. Auguri per tutto.

    Un cordiale saluto

    Rosanna Schiralli

    Rosanna Schiralli

    Rosanna Schiralli

    Psicologa e psicoterapeuta. Si occupa da anni del disagio degli adulti, dei bambini, degli adolescenti e delle famiglie. È direttore scientifico del Festival Nazionale dell’Educazione; autrice di diversi libri e manuali per genitori e docenti; realizza e coordina progetti europei sull’educazione emotiva; conduce ‘scuole per genitori’; è formatrice di insegnanti e coordina la piattaforma online […]
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