DOMANDA
Gentile Dottore
vorrei parlarle di un problema che ormai mi affligge da qualche anno, ma che in questo periodo si sta facendo sempre più frequente ed insidioso. Premetto che da più di dieci anni soffro di depressione, attacchi di panico ed emicrania con aura dall’età di dodici anni.
Sono stato curato in precedenza con antidepressivi (laroxyl e successivamente Paroxetina) ed ora con Sertralina 50 mg mattina + Lyrica 75 mg la sera. Da diversi anni mi capita di avere quelle che la mia psichiatra definisce scariche adrenergiche notturne con diverse corse al pronto soccorso. Provo a descrivervi nel modo più preciso quello che ormai negli ultimi tempi capita sempre piu’ spesso. Verso le 3-4 del mattino dopo appena 2 o 3 ore di sonno, mi sveglio e comincio a sentire una strana sensazione di malessere che investe tutto corpo.
Una strana oppressione toracica e affaticamento e come un senso di svenimento. Dopodiché, preso coscienza di quello che mi sta accadendo, comincia a smuoversi l’intestino con conseguenti sconvogimenti intestinali e necessita’ di andare in bagno anche più volte. A tutto questo si aggiungono brividi e tremori come se avessi la febbre a 40 e un’innalzamento della pressione (140-145/90-95) e battiti irregolari come indicato dalla stessa macchinetta elettronica. Mani e piedi sudati , nausea e sbandamenti. Insomma un vero TERREMOTO che puo’ durare mezzora , un’ora e anche più. Quando capita tutto ciò prendo delle gocce di EN e dopo un po’, con fatica, passa e riesco a riprendere sonno verso le 5 o le 6 del mattino.
E per i successivi anche 2 o 3 giorni mi sento completamente svuotato e senza forze. Quando e’ successo le prime volte sono corso al pronto soccorso anche in pigiama, convinto di avere un infarto, un ictus o qualcosa del genere. Ora riesco a rimanere più tranquillo, ma ogni volta e’ TERRIBILE! Quello che mi chiedo, può tutto ciò avere solo un’origine psichiatrica o mi consiglia di fare dei controlli per esempio di tipo ormonale o endocrino. Non mi voglio rassegnare a questo stato di cose.
Grazie in anticipo per la Sua risposta.
RISPOSTA
Un attacco di panico si manifesta con le caratteristiche che lei descrive, e tipicamente non sono identificabili cause organiche, anche se è stata riscontrata con una certa frequenza l’associazione tra disturbo di panico e una lieve anomalia cardiaca, il prolasso della valvola mitrale; ma questa associazione non sembra avere una qualche rilevanza causale. Detto questo, è il medico curante che deve valutare, in base alle caratteristiche del quadro clinico e della sua evoluzione, e in base a eventuali esami già effettuati, la necessità di approfondire gli accertamenti clinici per escludere altre ipotesi diagnostiche, come per esempio il feocromocitoma (un tumore benigno del surrene che provoca scariche adrenergiche) o condizioni cardiopolmonari o ancora ipertiroidismo ecc. Una volta escluse cause organiche non si tratta di rassegnarsi alla condizione di malessere, ma è necessario un lavoro psicoterapico che aiuti a gestire meglio l’ansia.