DOMANDA
Caro Dottore
da luglio del 2015 sono in una situazione non definita, una breve visita psichiatrica mi cataloga come depressa e inizia la somministrazione di paroxetina e xanax, con pochi risultati e cambiamenti, da gennaio 2016 dopo la visita di un altro psichiatra le dosi rinforzate con aggiunta di deniban. Sempre con gli stessi sintomi ultimamente un cambio brusco di terapie da parte di altro specialista con cipralex e iniezioni di Sammir.
Situazione forse peggiore, da circa dieci giorni non prendo nulla a parte la valeriana e lo psichiatra attuale ipotizza diagnosi di isteria.non so piu cosa fare e sto male vorrei un consiglio utile. Ho 47 anni e mi sento disperata non ho piu interesse e forze per niente, resto giornate intere nel letto,vorrei fare tante cose ma mi sento annullata, pensavo di ricoverami qualche giorno in osservazione per una diagnosi e una cura certa.
La ringrazio anticipatamente.
RISPOSTA
Gentile signore, capisco la sua sofferenza e la difficoltà di affrontare disturbi a volte non facili da curare, soprattutto in tempi brevi. Non conoscendo i dettagli della sua vicenda non posso darle consigli sensati, salvo di cercare di non cambiare il terapeuta sulla spinta del bisogno di ottenere risultati in fretta; nel suo caso c’è bisogno di una figura stabile di terapeuta che nel tempo possa conoscerla a fondo e sostenerla nel percorso terapeutico; i farmaci non sempre risolvono tutto, ma mi auguro che non abbia sospeso la terapia bruscamente e senza controllo, pena una aggravamento dei disturbi. A volte il ricovero può essere indicato, ma sempre in accordo con lo psichiatra che ne valuti rischi e benefici. Non disperi, con pazienza si può trovare una via d’uscita. La saluto cordialmente.