Bocca urente

    DOMANDA

    Gentile professore
    anch’io uso da anni UROTEC 8 mg per IPB , ho 58 anni e da 35 gg sono in cura per la sindrome della bocca urente assumo i seguenti medicinali : mattino LUCEN 40, dopo pranzo combiNERV e NOREMIFA sciroppo , la sera RANIBEN 300 , avevo sospeso UROTEC 8 , ma l’otorino mi confermò all’inizio della cura che la causa non era il farmaco ma un problema gastrointestinale , cmq l’ UROTEC non lo ho più assunto, la cura stava andando bene e così ho deciso di riprendere UROTEC , ma purtroppo è iniziato tutto quanto come prima , mal di gola , bocca secca , lingua bruciante ecc. è possibile che io sia diventato intollerante ala SILODOSINA ? e come potrei avere la conferma ?
    grazie Pasuale

    RISPOSTA

    Egregio Signore, la sindrome della bocca urente è un problema complesso perché le cause, non sempre chiare, sono numerose.

    La prima valutazione da compiere è la visita da parte di uno specialista stomatologo per evidenziare eventuali lesioni a carico della mucosa del cavo orale.

    I pochi dati segnalati nella sua storia clinica hanno fatto propendere gli specialisti, ai quali si è rivolto, per un quadro di reflusso gastro-esofageo che deve essere evidenziato mediate una accurata visita ed eventualmente attraverso una esofago-gastro-duodenoscopia.

    I farmaci impegnati per la ipertrofia prostatica benigna non hanno responsabilità.

    Altre cause responsabili sono riferibili ad allergie, malattie immunitarie, carenza di vitamine soprattutto vitamina B12, il diabete mellito, la carenza di ferro, la presenza dell’Helicobacter Pilory.

    E’ necessario dunque una accurata valutazione medica ed eseguire alcuni indagini di laboratorio.

    Nel frattempo potrebbe provare con vitamina B12 per via intramuscolare: cianocobalamina 1000 UI, 1 fiala alla settimana intramuscolo per un mese.

    Molti cordiali saluti.

    Prof. Riccardo Volpi

    Riccardo Volpi

    Riccardo Volpi

    Professore associato di medicina interna all’Università degli Studi di Parma. Nato a Parma nel 1952, si è laureato all’Università degli Studi di Parma dove si è anche specializzato in endocrinologia e malattie del ricambio e in medicina interna. È responsabile dell’ambulatorio di endocrinologia e andrologia medica al dipartimento onco-emato-internistico dell’azienda ospedaliero-universitaria di Parma.
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