DOMANDA
Buongiorno Dott. Vania,
sono il papà di un bambino nato il 28/04/2016.
Premetto che, nel periodo pre-natale, in fase di ecografia morfologica, non si ha avuta evidenza della colecisti.
4 giorni dopo il parto è stata effettuata ecografia addominale che non confermava presenza colecisti ma riportava regolare funzionalità dei dotti biliari.
Sin dai primi giorni abbiamo riscontrato una regolare attività intestinale con espulsione di meconio nella norma.
Alla prima visita di controllo di una settimana di vita, il bambino era cresciuto di appena 40 gr di peso probabilmente per scarsa produzione di latte materno. A valle di ciò, la pediatra di base ci ha suggerito di integrare ogni poppata con latte artificiale Aptamil e di somministrare, mattina e sera, una dose di Colikind gocce. Da riportare il fatto che non c’è alcuna traccia di ittero: la pediatra in tal senso ci rassicura sulla presenza e funzionalità dei dotti biliari)
Da quel momento in poi la crescita è ripresa molto al di sopra delle aspettative con punte di 400 gr settimanali anche se frequenti rigurgiti e con rallentamenti dell’attività intestinale: il bambino defecava poco: alla bisogna si interveniva con stimolazione rettale (per intenderci il gambo del prezzemlo) o somministrazione di poche gocce di MELILAX.
In corrispondenza della visita di controllo del mese di vita, sono apparse alcune macchie e puntini localizzati sul volto, collo, petto, spalle e deltoidi e si riscontra un adeguato recupero delle curve di crescita.
La pediatra ci ha comunicato che probabilmente il bambino non digerisce l’ Aptamil, così ci ha consiglitoa di cambiare latte da integrazione con Aptamil PRO EXPERT Conformil Plus e ha prescritto la segunte terapia:
RADIMIL 1 ml mattina e sera prima della poppata
COLIKIND sostituito da COLIMIL PLUS 1 ml mattina e sera
Gastrotuss 3-4 volte al giorno dopo le poppate
Da quel giorno il bambino ha smesso del tutto di defecare in maniera autonoma e rifiuta del tutto il nuovo APTAMIL.
Da un ennesimo consulto con la pediatra in data 13/06/2016 ci viene suggerito di cambiare latte con NIDINA EXCEL HA 1 (questa volta gradito dal bambino) e di effettuare una visita gastroenterologica, in programma per oggi al Bambin Gesù.
Dallo scorso 13/06/2016 le macchie sul corpo del bambino si stanno attenuando, il rigurgito è praticamente scomparso ma l’ attività intestinale è invariata.
Un aspetto comune a tutte le fasi sopra descritte:
– La produzione di latte materno è incrementata (in maniera non lineare con variabilità 70/130 gr per poppata) portandoci a non integrare, a seconda dei casi, con il latte artificiale
– il bambino alle prime ore del mattino ha il sonno molto disturbato con emissione di suoni gutturali apparentemente tipici dei bruciori di stomaco
– la fascia oraria compresa all’incirca tra le 20.00 e le 00.00 è la più critica: pianti continui, con schiena inarcata e testa rivolta quasi sempre sul lato destro, al punto da renderlo paonazzo e con elevata sudorazione (a volte sembrano coliche, altre volte no)
– ad oggi il bambino non defeca in maniera autonoma
Le chiedo cortesemente un parere in merito ad eventuali variazioni del regime alimentare ed eventuali consigli terapeutici.
Grazie mille
Saluti
RISPOSTA
Gentile papà, non mi dice nulla sulla consistenza delle feci, dato peraltro importante. Da quel che racconta sembrerebbe possibile una allergia/intolleranza alle proteine del latte vaccino (sono due cose diverse come meccanismo, ma spesso sovrapponibili come sintomatologia). Non vorrei peraltro sovrappormi ai colleghi del Bambino Gesù, che potrebbero suggerire un approccio terapeutico differente dal mio, perciò la invito a riscrivermi con i risultati della visita presso tale Ospedale: chi l’ha vista, cosa sospetta, e quali provvedimenti ha suggerito? La apparente agenesia della colecisti c’entra qualcosa? Potrebbe, in parte… nel senso che mancando un punto di raccolta della bile, questa defluisce sì regolarmente in intestino, ma non viene espulsa in grandi quantità al momento del pasto, come di norma succede; ciò può comportare maggiori difficoltà nella digestione della formula, in particolare della componente lipidica. A sua volta, la presenza di grassi non digeriti nel lume intestinale causa un rallentamento nella progressione del contenuto intestinale, con possibili coliche e/o stipsi. Questo peraltro riguarderebbe solo la formula, non il latte materno, data la particolare composizione lipidica del latte materno. Questa considerazione comporterebbe una certa possibilità terapeutica, che però mi riservo di dirle dopo aver sentito qual è l’opinione dei colleghi gastroenterologi. In attesa dei suoi chiarimenti, la saluto cordialmente, Prof. Andrea Vania, Pediatra Nutrizionista