Farmaci e parkinson

    DOMANDA

    Egr. Professore,
    circa 8 mesi fa, mio padre (di 84 anni) è stato sottoposto ad una visita neurologica perché lamentava mancanza di equilibrio e rigidità muscolare. Il medico gli ha prescritto un farmaco, il Madopar (che però non ha mai assunto perché sul foglietto illustrativo del Madopar, tra gli effetti indesiderati, c’è scritto che il suddetto farmaco può provocare vari disturbi di notevole gravità per cui i pazienti dovrebbero essere regolarmente monitorati mentre, il medico che ha prescritto il farmaco, non solo non ha evidenziato questo problema ma non ha nemmeno espresso la necessità che lo informassimo in merito alla reazione eventuale dopo l’assunzione del suddetto farmaco come se si trattasse di un farmaco da assumere senza alcuna preoccupazione.) e gli ha sospeso la somministrazione di Proendotel farmaco che ha sempre assunto dal 2008 insieme al Nimotop (quest’ultimo, sospeso nei mesi caldi) come prescrittogli dal medico che allora lo seguiva in seguito ad un ictus emorragico.
    Attualmente, non segue alcuna terapia farmacologica per il parkinsonismo proprio perché noi non abbiamo avuto il coraggio di somministrare il farmaco prescrittogli e abbiamo momentaneamente affrontato il problema facendogli assumere della caffeina come suggerito da alcuni articoli medici. Stavamo pensando di dargli la Mucuna Pruriens ma, da quello che ho letto, è sconsigliato somministrare la Mucuna Pruriens (come anche la L-Dopa sintetica) a persone che assumono antitrombotici. Mi sarebbe di grande aiuto un suo autorevole parere sia per quanto riguarda le interazioni farmacologiche sia per soppesare la validità dei prodotti naturali (ovviamente, se potesse suggerirne qualcuno, gliene sarei grato) sia per sentire un suo autorevole parere in merito alla soppressione del Proendotel.
    La ringrazio per l’attenzione e le porgo i miei più cordiali saluti.

    RISPOSTA

    la levodopa+benserazide è , in genere, un farmaco abbastanza ben tollerato che non ha bisogno di importante monitoraggio tranne un periodico controllo della crasi ematica. Naturalmente bisognerà monitorare periodicamente la condizionemotoria del paziente e la compatrsa di eventuali discinesie per definire il dosaggio appropriato. Non ho esperienza sul proendotel

    Letterio Morgante

    Letterio Morgante

    SPECIALISTA IN MALATTIA DI PARKINSON. Professore associato di neurologia all’Università degli Studi di Messina. Nato a Messina nel 1950, si è laureato nell’ateneo della città siciliana e si è specializzato in neurologia all’Università di Catania. È responsabile dell’ambulatorio Parkinson del policlinico G. Martino a Messina.
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