DOMANDA
egr.Dott
mio papà 83 anni, nell’ottobre 1015 ha avuto una ischemia mesenterica, da cui ne è uscito vivo dopo 3 mesi di ospedale. E’ stato sottoposto ad intervento di trombo aspirazione e trombectomia dell’arteria mesenterica superiore con rivascolarizzazione della stessa: residuo trombotico in arteria colica dx. decorso clinico complicato, ma alla fine risolto.
Attualmente , assume Avodart 0.5 mg, tamsulosina, topazole, adenuric cardirene, dobetin fiale (1 al mese) moduretic (sospeso da ieri) pantorc , movicol , normix (10 gg al mese).
recentemente ha effetuato una tac addominale e non son state rilevate stenosi
Non riesce a recuperare le forze (stanco, debole, confuso e pur mangiando piccoli pasti, ma frequenti, ogni 4-8 giorni accusa crampi, dolori nella zona stomaco- addome, fino al punto di vomitare copiosamente .
Inoltre . Questo suo stato lo deprime e non accetta la sua nuova vita, considerando che prima era una persona efficiente che esercitava la conduzione della casa e il sostegno alla moglie invalida.
Per questo motivo ho richiesto un appoggio psicologico,ma per quanto riguarda il problema fisico, i medici gastroenterologi consultati, non hanno dato speranza di miglioramento, in quanto sostengono che l’intestino tenue ischemizzato non ha cura.
E’ così?
La ringrazio per il tempo che mi potrà dedicare e per i consigli che mi potrà dare.
Nadia
RISPOSTA
Gentile lettrice , la situazione clinica da lei descritta , depone per una insufficienza acuta del flusso di sangue all’intestino . una sorta di infarto che sicuramente al pari di altri distretti cuore e cervello , lascia importanti esiti . Se le Angio Tac hanno rilevato una buona riperfusione , è possibile un danno micro vascolare permanente ,ad oggi non abbiamo presidi terapeutici che in altri distretti vengono impiegati con successo . oltre al gastroenterolgo e psicologo un supporto utile potrebbe essere fornito da un nutrizionista e dalla distribuzione dei pasti durante la giornata