DOMANDA
Gentile Dott. Varenna,
ho 49 anni e a fine giugno, in seguito ad uno strappo muscolare al vasto laterale dx (che mi è stato diagnosticato con un’ecografia dopo circa un mese) ho iniziato ad avvertire dolore all’anca dx, che poi è aumentato considerevolmente tanto da impedirmi la deambulazione.
Dopo i primi esami di rito come la radiografia e l’ecografia che non avevano dato grandi risultati, a fine luglio mi è stata proibito il carico in attesa di eseguire una risonanza magnetica al bacino con il seguente referto:
“RMN BACINO~
INDAGINE ESEGUITA CON MAGNETE SUPERCONDUTTIVO DA 1,5 T MEDIANTE SEZIONI ORTOGONALI VARIAMENTE
PESATE.
E’ APPREZZABILE AMPIA ALTERAZIONE DELLA REGIONE CERVICO-CEFALICA FEMORALE DESTRA, IN UN QUADRO RM
COME DA ALGODISTROFIA. COESISTE SINOVITE ENDOARTICOALRE CONSENSUALE. UTILE RIVALUTAZIONE RM A 45
GIORNI DOPO TERAPIA.
LA TESTA FEMORALE SINISTRA MANTIENE MORFOLOGIA SFERICA, IN ASSENZA DI ALTERAZIONI FOCALI DELL’INTENSITÀ
DI SEGNALE.
ASSENZA DI VERSAMENTO ENDOARTICOLARE A SINISTRA
NON SI RICONOSCONO ALTERAZIONI FOCALI DELL’INTENSITÀ DI SEGNALE DELLA SPONGIOSA OSSEA DELL’ACETABOLO,
BILATERALMENTE.
I RESTANTI SEGMENTI SCHELETRICI COSTITUENTI IL BACINO NON PRESENTANO ALTERAZIONI MORFOLOGICHE E DI
SEGNALE.
SIMMETRICA RAPPRESENTAZIONE DEI VENTRI MUSCOLARI LOCO-REGIONALI.
REGOLARE L’INSERZIONE TENDINEA DEI M. FLESSORI E DEI M. ADDUTTORI.”
Ho quindi iniziato una terapia farmacologica a base di clodronato: “CLODY IM 3F 200+40MG 4ML LIDOC” 1 fl IM al giorno per 5 giorni e poi 1 fl IM ogni 15 giorni per 3 mesi; magneto terapia a bassa frequenza per 90 minuti per almeno un mese. Nel frattempo sto usando le stampelle per non caricare l’anca.
Dopo i primi 5 giorni di terapia ho avvertito un miglioramento, infatti non ho più dolore a riposo e riuscivo anche a sollevare da sdraiato leggermente la gamba dx. ora dopo circa 25 giorni non avverto alcun miglioramento e anzi il leggero movimento che riuscivo a fare con la gamba è diminuito. Avverto inoltre un malessere generale con frequenti mal di testa.
L’ortopedico ha aggiunto alla terapia farmacologica anche calcio e vitamina D.
Mi chiedo se questo protocollo vada bene e/o possa essere integrato con altri interventi più mirati e risolutivi, tenendo conto che l’algodistrofia si presenta dolorosa, invalidante e con tempi di guarigione molto lunghi.
La ringrazio per la sua attenzione e disponibilità.
Salvatore
RISPOSTA
Caro Salvatore,
provi a guardare il foglietto illustrativo del farmaco che le è stato prescritto. Verificherà che alla voce “Indicazioni” non viene fatta menzione della patologia diagnosticata. Ciò dovrebbe essere sufficiente a comprendere che la terapia che sta seguendo è inadeguata ed è quello il motivo per cui non trae beneficio.
La saluto cordialmente.
MVarenna