Asteno teratozoospermia

    DOMANDA

    Buongiorno Dottore,
    ho 43 anni e sono padre di un bambino di 5 anni. Ormai da quasi tre anni stiamo cercando un secondo figlio, ma, su consiglio del ginecologo che segue mia moglie ho eseguito un esame del liquido seminale, il cui risultato è stato ” liquido seminale con caratteristiche di marcata asteno-teratospermia. segni di sofferenza sertoliana e/o epididimaria”. Di seguito i risultati:
    astinenza:2 gg, fluidificazione: completa, aspetto:opalescente,viscosità normale, volume 2,1,Ph elettrovetro:7.99. microscopico a fresco: concentrazione spermi (cam. Makler) 34.400.000 n/ml, numero totale spermi evacuato 72.240.000,agglutinazioni rare, aggregati rari, cristalli assenti, eritrociti assenti, leucociti 120.000, round cells 1.900.000 Motilità: elementi mobili rapidi dopo 1h: 3%, elementi mobili lenti dopo 1 h:16%, elementi non progredienti dopo 1h:12%, elementi immobili dopo 1h:69%, elementi rapidi dopo 2h: 3%- Velocità spermatozoi: velocità media dei rapidi dopo 1h:22 micron/secondo. Esame morfologico: forme normali 13%, testa amorfa: 21%, testa a sigaro 8%, testa lanceolata 12%, microcefali 9%,macrocefali 6%, teste doppie 1%, anomalie del collo 11%, aflagellati 0%, flagelli isolati 8%, flagelli avvolti 3%, flagello corto 0%, flagello doppio 0%, forme immature 8%, forme mature 0%. –
    Il nostro ginecologo non ci ha fatto eseguire altri test o esami, dicendoci che c’è comunque la possibilità di una gravidanza naturale, mentre il centro a cui ci siamo rivolti per l’esame dello sperma di cui le ho scritto i risultati hanno consigliato un utilizzo mediante tecnica Icsi. Le volevo chiedere un consulto in merito, per poter escludere motivi fisiologici o eventualmente abbandonare l’idea del secondo figlio.
    La ringrazio per la cortesia, cordiali saluti.

    RISPOSTA

    Caro sig.re,un esame del liquido seminale non è mai sufficiente ad eseguire una diagnosi definitica , in considerazione dei numerosi fattori che possono interferire anche solo transitoriamente.
    In prima battuta consiglio di ripetere uno spermiogramma a distanza di 3 mesi dal precedente ed eventualmente una spermiocoltura per escludere la presenza di infezioni seminali.

    Cordiali saluti

    Carlo Foresta

    Carlo Foresta

    ANDROLOGO. Direttore del Centro regionale di crioconservazione dei gameti maschili, Università degli Studi di Padova. Nato a Lecce nel 1951, si è laureato in medicina e chirurgia all’Università di Padova, dove si è poi specializzato in endocrinologia. A Pisa ha invece conseguito la specializzazione in andrologia. È professore ordinario di patologia clinica all’Università di Padova […]
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