Post amniocentesi?

    DOMANDA

    Gentile dottore,
    sono alla 18. settimana di gravidanza. Nove giorni fa ho fatto amniocentesi.
    Dopo due giorni senza disturbi particolari, trascorse le 48 ore, ho avuto dei fortissimi crampi pelvici. Chiamo il mio medico che, poiché mi aveva vista molto ansiosa nel decidere se fare o meno quest’esame, mi etichetta come semplicemente ansiosa e non mi sta ad ascoltare più di tanto. Mi dice di prendere un antispastico e di non fissarmi. Passo tre giorni di dolori continui, con picchi di dolore fortissimo. Sono alla prima gravidanza e non ho esperienza di contrazioni. Ma leggendo ora su internet mi viene il dubbio possano esserlo state, perché sentivo la pancia dura e come una piccola arancia sopra il pube che in un primo tempo pensavo fosse il bambino, se non fosse stato per il dolore.

    Dopo tre giorni inizia ad andare meglio, ho la visita di controllo e arrivo quindi con i dolori che sono ormai dei fastidi con delle piccole fitte di tanto in tanto. Mi viene detto che è tutto ok, ancora ascoltandomi poco, strizzando l’occhio a mio marito. Io sono in effetti ansiosa, ma non al punto di avvertire dolori e fastidi immaginari. Da quel giorno non mi sono ancora ripresa. Non ho più avuto dolori forti, ma ho ancora dolorini, fastidio e a volte fitte soprattutto quando mi muovo ai reni e a livello pelvico. Ho difficoltà a urinare, alterno difficoltà nella minzione, soprattutto al mattino, a minzioni frequenti e abbondanti (ieri sera almeno sei volte in due ore circa). L’esame delle urine non ha rilevato niente, ora sto aspettando i risultati dell’urinocoltura.
    Ma sono terrorizzata dall’idea che possa trattarsi di conseguenze dell’amnio e che la situazione possa peggiorare.
    Tra l’altro domani dovrei affrontare un viaggio di circa due ore in macchina e non so se è meglio evitare. Cosa mi consiglia?
    Spero possa rispondermi e la ringrazio anticipatamente per l’attenzione.

    RISPOSTA

    Buongiorno,

    in effetti la sintomatologia che descrive  è difficilmente riferibile in tutto e per tutto all’amniocentesi. Ma come per tutti i sintomi, è giusto procedere per passaggi ed escludere le diverse possibilità, fino ad arrivare ad una ipotesispiegazione (attenzione, non diagnosi di certezza) più plausibile. In primis controlli , mediante i suoi curanti, che non siano piccole contrazioni uterine. Se comunque feto, utero e liquido amniotico sono regolari, si tranquillizzi; quasi tutte le gravidanze si accompagnano ad una moltitudine di sintomi più o meno accentuati simili a quelli che riporta lei.

    Gianluca Benassi

    Gianluca Benassi

    Specialista dal 2008 al 2012 del “Progetto chirurgia ginecologica, mininvasiva e oncologica” dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, oggi libero professionista presso la casa di cura “Città di Parma”. Nato a Parma nel 1975, si è laureato in medicina nel 2001 per specializzarsi in ginecologia nel 2006. È dottore di ricerca in scienze ostetriche e ginecologiche presso […]
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