DOMANDA
Buongiorno Dottore,
le espongo il mio problema. Sono un ragazzo di 29 anni che fino a poco tempo fa praticava regolarmente sport; circa 6 mesi fa durante un esercizio in palestra (bilanciere su panca piana) ho avvertito male al polso destro. Decisi così di stare a riposo per un pò di giorni, applicando tutti i giorni del ghiaccio sulla parte dolente. A distanza di un mese visto che il dolore non intendeva passare decisi di fare un’ecografia dalla quale non emerse nulla. Visto che continuavo ad avere male, andai a fare una visita ortopedica, il medico che mi visitò mi disse che probabilmente si era leggermente spostato uno dei tanti ossicini che compongono il polso con conseguente infiammazione localizzata. Mi prescrisse così Dicloreum 150 mg in pastiglie per 7 giorni più un ciclo di 6 tecar.
Al termine di questa terapia, il dolore al polso non intende passare, cosi deciso di cambiare medico e di andare a fare una visita da un medico fisiatra. Il dottore in seguito alla visita sostiene che sia probabilmente un’infiammazione tendinea, ma decide per sicurezza di farmi fare una risonanza magnetica. L’esito della risonanza magnetica è il seguente (cito solo la parte delle conclusioni per brevità):
alterazione del segnale a livello dello scafoide e in misura meno evidente del capitato e del semilunare per fenomeni di edema intraspongioso di natura verosimilmente post-traumatica in alternativa ad un quadro algodistrofico settoriale. In sede dorsale, in prossimità della rima articolare semilunare-capitato presenta di una piccola formazione ovalare a contenuto liquido di natura cistico-sinoviale. Modesti fenomeni flogistici sinoviali a carico degli estensori delle dita.
In seguito alla suddetta risonanza sono tornato dal fisiatra che mi ha prescritto un ciclo di 3 iniezioni di Arnica Compositum per sfiammare la parte dolente. Alla fine di questa terapia e a distanza di 6 mesi dall’evento traumatico il dolore al polso ancora non è passato, preciso che il dolore si manifesta principalmente quando vado ad imprimere forza con la mano su una superficie piana con il polso piegato, inoltre preciso che il poso in tutti questi mesi non si è mai arrossato e non si è mai gonfiato.
Le confesso che sono giù di morale in quanto il dolore nel compiere determinati movimenti mi impedisce anche cose quotidiane banali come passare uno straccio su un tavolo o ancora peggio poter fare sport.
Dagli esami emersi non sono riuscito a capire se sono affetto o meno da algodistrofia. Le chiedo quindi un parere sul mio quadro clinico in modo tale da avere un pò di chiarezza e su quale terapia intraprendere (es. bisfosfonati).
La ringrazio anticipatamente,
saluti.
RISPOSTA
Gentile sig.,
non è affetto da Algodistrofia.
Penso opportuno rivolgersi ad un ortopedico con specifiche competenze sulla patologia della mano per escludere una osteonecrosi (frattura?) del semilunare.
Cordialità.
MVarenna