DOMANDA
Gentili Dottori,
vi scrivo per un consulto. Soffro di morbo di basedow da più di quattro anni e sono alla terza recidiva, ragione per la quale il mi endocrinologo ha prescritto soluzione definitiva: Radioiodio o intervento. Ha rimesso a me la scelta e purtroppo sono un pò indecisa. Preciso che ho 33 anni, non ho avuto ancora figli e sono in programma nei prossimi anni. Un anno sicuramente passerà, ma quello che mi domando è sufficiente? La mia tiroide non è particolarmente grande, non ho noduli ed il valore dei Trab è 1.23, anche se in passato li ho avuti più alti. Non ho esoftalmo. Quello che mi spaventa del radioiodio (oltre naturalmente alla radiazioni e alla necessità di evitare contatti per qualche giorno) è l’insuccesso e quindi la possibilità di dover tornare a rifarlo tra 6 mesi un anno (in tal caso allungherei ancor di più la possibilità di avere un figlio), oltre alla lunghezza nella remissione dei sintomi di ipertiroidismo, la possibilità della comparsa di esoftalmo. Inoltre, seppur rassicurata circa la non influenza nella fertilità e nel fatto che nn danneggi il feto, sono comunque poco convinta.
La mia domanda è: considerata la mia età e la mia storia clinica, è meglio una tiroide bruciata ma ancora esistente oppure l’assenza della ghiandola?
Grazie
RISPOSTA
Se ha paura del radioiodio (procedure in ogni caso sicura e a basso rischio), opti con il suo endocrinologo per l’intervento chirurgico. In ogni caso le sue preoccupazioni sono più teoriche che pratiche. Consideri che la tiroidectomia totale è sempre un intervento chirurgico in anestesia generale. Anche qui vi è un margine di rischio, che è basso se eseguito da esperti chirurghi.
Non c’è un meglio o peggio fra le due opzioni. Ci sono indicazioni diverse per le due procedure.
Cordialmente
Prof. Alfredo Pontecorvi