DOMANDA
Buongiorno Dottore,
le scrivo per chiederle un consiglio riguardo la mia problematica che ormai si protrae dal mese di agosto.
Tutto è iniziato con disturbi serali simili ad una sorta di peso sul ventre e difficoltà nella minzione. Una sera, sforzandomi di urinare visto che comunque sensazione e bisogno erano presenti, ho iniziato ad accusare i classici fastidi simili a quelli di una cistite, ma senza il bruciore durante le continue e irrisorie minzioni.
Come cura, a seguito di un’urinocoltura negativa, mi furono assegnati due cicli di ciproxin, esattamente come le altre volte in cui in passato mi capitò di avere cistiti. A seguire, non avendo sortito miglioramenti, un altro ciclo di cefixoral ma ancora nulla.
Decisi così di recarmi da un’urologa, la quale escludendo in primis possibili problematiche legate ad un’altra patologia da cui sono affetta (SM da fine 2014 in cura con Tecfidera) con ecografia, esame urodinamio e uroflussometria, mi consigliò di effettuare i tamponi vaginali, cervicali ed uretrali.
Risultai positiva al battere ureaplasma urealyticum. Da qui mi furono prescritti 4 cicli di antibiotico bassado e orudis supposte, grazie ai quali la situazione parve piano piano migliorare, nel senso che i tamponi si negativizzarono e i fastidi maggiori (dolore alla vescica e costante bisogno di urinare) erano di molto migliorati, nonostante avvertissi comunque sempre del leggero peso sul basso ventre.
Da un mese circa mi ritrovo ad avere nuovamente un partner e purtroppo, ripresa l’attività sessuale, nel giro di un paio di settimane dolore vaginale, peso sulla vescica ed addome, costante bisogno di urinare, sono ricominciati.
L’urologa mi ha consigliato di rifare nuovamente i tamponi, cosa che ho fatto ma con risultato ancora negativo. Nel frattempo mi ha riprescritto nuovamente altri due cicli di antibiotico bassado, nonostante i tamponi negativi e grazie ad esso sta tornando tutto più o meno tutto nella norma, restando pur sempre vivo il solito peso sul basso ventre che si intensifica ogni volta che devo urinare.
Ieri ho comunque effettuato una visita dal mio ginecologo, il quale da un anno mi ha in cura per un altro problema (hpv cin 1con cauterizzazione effettuata a maggio 2016) e secondo il suo parere, tutto è nella norma. Ecografia transvaginale ok, visita ginecologica ok. Mi ha unicamente prescritto la stessa cosa che mi aveva prescritto dopo gli innumerevoli antibiotici presi da agosto ad ottobre, ovvero normogin ovuli.
Le confesso che sono abbastanza avvilita poiché se ora ogni volta che mi capita di avere un rapporto sessuale devo prendere antibiotici per non ricominciare a stare male, è un’idea mi preoccupa abbastanza. Anche perché fino ad agosto non ho mai sofferto di nessun tipo di problema legato all’apparato ginecologico, non fosse per l’hpv scoperto con pap test nel novembre 2015. (Quelli precedenti sempre negativi)
La ringrazio anticipatamente per la sua attenzione.
E. 37 anni.
RISPOSTA
Lei ha sicuramente un dismicrobismo/vaginosi, ovvero un’alterazione della normale flora lattobacillare vaginale. Forse l’unico esame che avrebbe dovuto fare da subito era la misura del pH vaginale, sicuramente alterato. Se vuole uscirne credo che, una volta accertato che il problema è effettivamente questo (e non ne ho il minimo dubbio…), dovrà fare un lungo periodo di probiotici per via vaginale e acidificanti locali. Al bando gli antibiotici, in questo caso assolutamente da evitare.