DOMANDA
Gent.mo Prof Pani,
sono una donna medico divorziata, purtroppo non per mia scelta, non ho figli, vivo da sola, a parte il lavoro esco pochissimo e tendo alla depressione
Ho due gatti che adoro, è vero hanno avuto problemi di salute, ma ultimamente ho notato che affronto questi eventi in modo abnorme, quando stanno male crolla il mondo non riesco a reagire, precipito in uno stato depressivo che non riesco a controllare, mi isolo dal mondo perdo l’appetito e vorrei solo dormire per non vivere la realtà che mi appare come un incubo
È quasi come se fossero dei figli
Sono molto preoccupata e temo che dovrò chiedere aiuto ad uno psicologo perche tutto questo si ripercuote negativamente e pesantemente sulla mia vita
Grazie per i Suoi preziosi consigli
Cordialmente
RISPOSTA
Gentile signora
è normale e comprensibile un forte attaccamento agli animali specie se mammiferi come i gatti.
Occorre sin dall’inizio sapere che ci può essere un attaccamento non prevedibile perché anche se razionalmente gli animali non sono persone, è possibile che sentendoci soli e spesso frustrati per varie ragioni, gli animali ci offrono affetto e soprattutto con assoluta spontaneità che noi leggiamo come grande sincerità e fedeltà.
Gli esseri umani potrebbero non essere così affidabili.
Lei stessa considera questo suo atteggiamento un’esagerazione: molto probabilmente é un sintomo di quello che lei vorrebbe anche inconsciamente dalle persone a volte senza rendersene conto.
Gli animali sono la misura dei nostri profondi bisogni.
prof Roberto Pani