DOMANDA
Buongiorno
sono una donna di 42 anni sposata e madre do due figlie.il giorno di natale ho trovato una scatolina nascosta sotto un mobile e dentro cera della cocaina.Per fargliela breve mio marito,messo alle strette mi ha confessato che è da un anno che ne fa uso ogni 4-5 giorni. Mi è crollato il mondo addosso.
In famiglia lavoro solo io lui non si sforza neanche do trovare lavoro, si arrangia a fare qualche lavoretto ogni tanto e i soldi che guadagnava li buttava per la cocaina ora io li ho preso la scatolina e buttata via ,lui mi sta ancora giurando che da quel giorno ha smesso…io non so se crederli..mi faccio 10000 domande.ne avrà bisogno?da coda me ne accorgo?può lettere da un giorno ad un altro?per favore mi aiuti a capire!!!!!!
RISPOSTA
Gentile signora se legge le mie risposte di consulenza date in questi ultimi tempi troverà che spesso mi scrivono le mogli di uomini cocainomani, che scoprono il consumo di sostanza del proprio marito e , se questo succede ……..non si può che essere destabilizzati nel profondo . Dopo un simile evento si cerca di interpretare il recente passato in un modo diverso e si rivalutano tanti piccoli indizi che erano stati superficialmente ignorati , ma, come le testimonianze di tante donne mi hanno insegnato, è molto più frequente di quanto si creda, non riconoscere precocemente la situazione. Ora suo marito dichiara di non fare più uso di cocaina, ed effettivamente potrebbe anche essere così . Purtroppo in questa situazione lei ha perso ogni fiducia e , a torto o ragione, non viene certo rassicurata da promesse che non riescono a convincerla . Cosa fare allora ? Parli apertamente con suo marito e gli confidi tutti i suoi dubbi. Non abbia timore a chiedergli di sottoporsi per un periodo di almeno 2 o 3 mesi ad un monitoraggio volto a controllare l’effettiva astinenza da cocaina. Basta effettuare almeno un paio di volte alla settimana la raccolta di un campione urinario per poterne constatare l’assenza di derivati della cocaina: troverà in farmacia dei test specifici per questa sostanza che sono molto attendibili. Se tutto va bene questo e’ certamente un modo efficace per riportare la serenità in famiglia, ma …. c’e’ un ma. Innanzitutto è bene ricordare che un monitoraggio delle urine non è certo una terapia , ma un modo per controllare che l’assunzione di cocaina sia effettivamente assente. Inoltre la situazione emotiva che si può creare tra i coniugi è tale per cui, anche se non ci fosse utilizzo della sostanza, può succedere che , per il fatto che sia lei ad effettuare in prima persona il monitoraggio, si crei un clima di sospetto , foriero di ulteriori tensioni in famiglia. Perciò il mio consiglio è di consultare uno specialista di un Centro Specializzato o di un SERT per orientarvi alle scelte più appropriate. Credo che tutti e due, ognuno a suo modo, abbiate bisogno di essere sostenuti in questo momento complicato .