Colon irritabile ed eruttazioni

    DOMANDA

    Buonasera dottore,
    ho letto la sua risposta e approfitto della sua gentilezza x chiederle alcune cose: la celiachia può essere presente anche se non ho sintomi immediatamente correlati all’assunzione di pasta-pane? Io feci l esame specifico sul sangue nel 2008 ed era negativo, cmq so dell esistenza anche di una “glueten sensivity” che non si vede dagli esami giusto? So che i test eseguiti in farmacia sono oggetto di parreri discordanti, ma era x avere un’indicazione sulla dieta da seguire. Volevo eseguire test al lattosio, ma il mio medico dice che anche qui, come x la celiachia, dovrei accorgermi dopo l’assunzione dell alimento “incriminato” e tra l altro, proprio nei mesi in cui stavo peggio, evitavo i latticini per precauzione pur non avendo mai riscontrato problemi direttamente correlati.

    La colonscopia è risultata negativa con la presenza però di numerosi diverticoli lungo tutto il colon alcuni con coproliti. Non è stata effettuata nessuna biopsia posso comunque escludere malattie infiammatorie? Non mi è stato detto nulla sui diverticoli (c’è una dieta da seguire? Il dolore può dipendere da loro? Sarebbe conveniente fare delle terapie con il normix come un paio di conoscenti che hanno questi diveticoli?) Dopo la colon ho ritirato il referto dalla segretaria e il medico è passato x dirmi:”tutto a posto”. Ho fatto poi anche esame x sigella, salmonella e campilobacter negativi.

    Ad oggi comunque ho diverse novità positive: le eruttazioni, diminuite progressivamente, sono quasi scomparse e compaiono solo sporadicamente. La flatulenza diminuita, ce l ho principalmente la sera o prima di evacuare; soprattutto se non sono andata in bagno il giorno prima. La diarrea comparsa fine novembre dopo una breve influenza intestinale e protrattasi a giorni alterni per 3 settimane non è tornata: vado, al massimo, due tre volte al di talvolta formato, altre meno, ma questo è sempre accaduto. Insomma molto meglio. Alla luce di questa maggior tranquillità ho pure molta fame e ho seguito meno la dieta riprendendo tre dei 5 kg persi. La cosa che non è tornata del tutto normale l’alvo: ci sono giorni in cui non vado in bagno e questo mi gonfia-irrita l intestino, allo stesso tempo anche i lassativi leggeri possono infiammarmi. Poi, qualche settimana, fa ho letto diversi articoli sulle feci e mi sono confusa di nuovo le idee…da allora ho iniziato ad osservarle e vedo sempre qualcosa di strano. Su alcuni articoli si dice che le feci devono essere marroni, morbide e pastose e semi galleggianti, su altri che feci galleggianti e pastose possono indicare steatorrea e malattia al pancreas…le mie ogni tanto galleggiano (ma solitamente quando sono pezzi duri), altre volte no…alcune volte mi sembrano pastose altre no, certe volte mi sembrano più “unte” nel senso di più lucide altre acquose o secche, di solito sono marrone chiaro (non giallo) e non maleodoranti nè particolarmente appiccicose, ma possono essere anche più scure o avere un po’ di muco…insomma non ci capisco nulla. Il mio medico mi dice che sono variazioni normalissime un po’ per tutti, a maggior ragione con il colon irritabile e l’ uso di glicerina…che il malassorbimento porta diarrea e dimagrimento, mentre io ora che sto meglio, ho un gran appetito e come detto ho messo peso. Inoltre mi ha detto che la steatorrea da insufficienza pancreatica si manifesta quando l’organo ormai è gravemente compromesso da pancreatiti croniche o operazioni…insomma non è una condizione che passa inosservata.
    Lei è d’accordo?
    Cordialità

    RISPOSTA

    Mi sciorina una serie infinita di quesiti per cui le posso dire:1)  sì esiste una gluten sensitivity ma se lei non ha problemi con il glutine di pasta pane etc nmon vedo di che preoccuparsi 2) le caratteristiche drlle feci fanno parte soprattutto del soggettivo, l’importante è che non siano mai rosse o nere mentre le altre sfumature correlano con i cromogeni degli alimenti; la consitenza è variabile in base ai cibi , all’idratazione e alla velocità di transito; la frequenza di emissione non dovrebbere essere maggiore di tre volte al dì e minore di 2-3 volte la settimana. Non scomodi il pancreas e viva più serenamente!

    Tino Casetti

    Tino Casetti

    Primario di gastroenterologia all’ospedale di Ravenna. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1973 e poi specializzato in gastroenterologia all’università di Bologna, e in malattie infettive all’università di Ferrara. Dirige il dipartimento di malattie dell’apparato digerente e del metabolismo dell’ospedale di Ravenna (foto di R. Bruno).
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