DOMANDA
Gent.mo Prof. Volta,
mia figlia, ora adolescente, ha fatto il vaccino per l’epatite b quando era piccolissima (coi 3 richiami); abbiamo scoperto, che era celiaca all’età di 4 anni. Avevo letto su Celiachia Notizie che per i celiaci bisogna fare un prelievo di sangue per verificare se la vaccinazione ha creato sufficienti anticorpi contro l’epatite b, e quindi, eventualmente fare un altro richiamo.
La dott.ssa preposta alle vaccinazioni ha detto che non si deve fare niente di tutto questo. Volevo un suo parere a proposito.
La ringrazio Veronica
RISPOSTA
La vaccinazione per l’epatite B solitamente garantisce una buona risposta anticorpale che persiste nel tempo nella maggior parte delle persone. Coloro che soffrono di un malattia autoimmune possono peraltro avere una risposta al vaccino leggermente meno attiva e meno persistente nel tempo. Inoltre, indipendentemente dal fatto di essere celiaci o di presentare qualsiasi altra patologia del sistema immunitario, sarebbe bona norma controllare il titolo anticorpale del vaccino per l’epatite B in tutti i vaccinati ogni 10 anni in quanto il titolo anticorpale può scendere sotto i livelli minimi protettivi ed in tali casi è indicata una dose di richiamo. Nella mia esperienza di responsabile della vaccinazione per l’epatite B per il personale sanitario del Policlinico S,Orsola-Malpighi di Bologna negli anni passati mi è capitato di verificare la possibile scomparsa degli anticorpi indotti dal vaccino anche se in un minima percentuale di casi.
Prof. Umberto Volta
DIMEC – Università di Bologna
Board Società Europea per lo Studio della Celiachia
Board Associazione Italiana Celiachia