DOMANDA
Gentile prof Camporese
Mi scusi se sono stato vago nella descrizione del problema.
Le riformulo la domanda.
In seguito a due aborti mia moglie ha eseguito una isteroscopia il cui risultato è stato una sospetta endometrite cronica.
Dopo di che è stata effettuata una biopsia endometriale .
La diagnosi è stata una focale infiltrazione flogistica linfoplasmacellulare con risultato di esame colturale di ureaplasma parvum con carica batterica superiore a 10 000 ufc e streptococco agalactie senza indicazione di carica batterica perché rinvenuto dopo arricchimento.
In seguito al consiglio del ginecologo abbiamo fatto entrambi una cura di bassado per 12 giorni 2 volte al dì.
Prima di iniziare una terapia di amplicillina per 5 giorni con compresse di 1 gr per 3 volte al dì per lo streptococco abbiamo voluto eseguire di nostra iniziativa un tampone vaginale da cui è emerso una contaminazione da candida – lo streptococco negativo – positività per ureaplasma urealyticum carica batterica 8500 ufc – flora lattobacillare talvolta severamente ridotta .
Secondo lei la strada da seguire sarebbe una nuova terapia antibiotica o ristabilire la flora lattobacillare.
Ringraziandola anticipatamente attendo sue notizie.
RISPOSTA
Quanto rilevato dagli esami microbiologici non attesta affatto che i microrganismi rilevati, tra l’altro sempre diversi, siano la causa del problema. Anzi. La severa riduzione di lattobacilli, se confermata, è invece un dato molto significativo da un punto di vista clinico e prognostico, in vista di un’ulteriore tentativo di gravidanza. Per cui, sicuramente andrà ricostituita la flora batterica vaginale e ristabilito il fisiologico livello di pH vaginale che, se alterati, sono molto spesso causa di infertilità e di aborti spontanei.