Colesterolo totale a 262

    DOMANDA

    Buongiorno Dottore,
    ai primi di dicembre ho effettuato le analisi del sangue per normale controllo.
    Purtroppo il colesterolo totale risultava 262, HDL 73, trigliceridi 104 e glucosio 103.
    Il mio medico voleva prescrivermi almeno degli integratori a base di riso rosso fermentato, ma sono riuscita a fare un patto con lui e cioè prendermi 2 mesi di tempo per vedere se, con uno stile di vita e un’alimentazione più attenta, riuscivo a cambiare un po’ le cose.
    Premetto che sono una donna di 61 anni in sovrappeso (alta 1,65 peso 84 kg), non fumo e non bevo alcolici.
    In questi 2 mesi sono calata 3 kg, il colesterolo totale è 251, HDL 72 e i trigliceridi 94.
    Il mio medico mi ha fatto i complimenti per l’impegno, ma mi ha detto che non basta e consigliato di iniziare l’assunzione dell’integratore che, a quanto mi ha detto, dovrò prendere a vita.
    Ora le chiedo: se in 2 mesi sono riuscita a migliorare solo con più movimento e una più attenta alimentazione, continuando così non è possibile che io riesca a normalizzare i livelli del colesterolo senza intervento di farmaci? Mi risulta, da amici che già li assumono, non siano esenti da controindicazioni.
    La ringrazio di cuore del parere che vorrà darmi.
    Le auguro una buona giornata
    Simona

    RISPOSTA

    Gentile Simona, mi piace il suo impegno a far scendere il colesterolo con lo stile di vita. Brava! Di positivo poi, c’è che non fuma e ha un ottimo HDL (il colesterolo che pulisce le nostre arterie). Però, potrebbe avere ragione il Collega a volerla proteggere di più. Molto dipende dalla familiarità cardiovascolare (se papà o mamma hanno avuto un infarto o un ictus e soprattutto se l’evento si è verificato prima dei 60 anni) e dallo stato delle sue arterie: faccia un ecocolorDoppler delle carotidi, in modo da valutare l’ispessimento intimo-mediale (desiderabile se <0,9 mm) e la presenza di placche. I caso di familiarità cardiovascolare prematura e/o di ispessimento intimo-mediale o, peggio, di placche, sarebbe meglio assumere una statina, magari a basso dosaggio (10-20 mg al dì) e controllandone la sicurezza (glicemia, CPK, transaminasi, creatinina). Consideri che avranno anche degli effetti collaterali, ma rientrano tra quei farmaci che insieme, ad esempio, a vaccini, antibiotici, metformina, anti-ipertensivi, hanno un buonissimo rapporto costo/beneficio. Cordiali saluti.

    Roberto Volpe

    Roberto Volpe

    Ricercatore al Servizio di prevenzione e protezione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). Specializzato in malattie del fegato e del metabolismo all’Università di Roma e dottore di ricerca in aterosclerosi all’Università di Siena, è autore di oltre 160 pubblicazioni scientifiche, prevalentemente su argomenti di epidemiologia cardiovascolare e di terapia dietetica e farmacologica delle malattie del […]
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