Prostatite e varicocele, devo operarmi?

    DOMANDA

    Buongiorno dottore,
    le scrivo perchè il mio ragazzo (28 anni) soffre da anni di prostatite abatterica ed emospermia. Ha cambiato già tre urologi. Con l’ultimo dopo una cura con daflon e serrados pare -a detta del medico- che la prostatite sia passata. Tuttavia, dopo aver visto l’ecografia ai testicoli e l’ecodopler fatto due anni su consiglio di un altro medico (ecodopler che rilevava un varicocele di primo grado), l’urologo ha consigliato spermiocoltura (risultata negativa) e spermiogramma che rispettasse i valori who2010, risultato disastroso. Nello specifico parliamo di ipospermia (1.0 ml) , oligozoospermia (0.10 x 10 alla sesta/eiaculato), astenozoospermia (100% immobili) e teratozoospermia (3% tipici). Visti gli esami, ritenendo che la prostatite sia stata curata, l’urologo gli ha parlato dell’operazione al varicocele, come unica possibile causa di questa situazione, ma a me sembra troppo disastrosa per essere l’unica causa e soprattutto per risolverla in modo da tentare una gravidanza naturale. Lei cosa ne pensa?

    RISPOSTA

    Gentile utente,

    in relazione alla storia di prostatite che Lei racconta ed alla grave alterazione dei parametri seminali illustrata, è certamente indicato individuare eventuali ulteriori cause di tale alterazione. In particolare appare giustificato, oltre che verificare l’alterazione seminale mediante un secondo esame (sempre rispettando i criteri di analisi WHO) effettuare una visita specialistica andrologica volta ad indagare fattori di rischio per tale condizione e/o alterazioni volumetriche testicolari e/o delle vie seminali/ghiandole accessorie. Il varicocele di per sè, infatti, non è condizione sufficiente per giustificare la grave alterazione dei parametri seminali di cui Lei parla.

    Carlo Foresta

    Carlo Foresta

    ANDROLOGO. Direttore del Centro regionale di crioconservazione dei gameti maschili, Università degli Studi di Padova. Nato a Lecce nel 1951, si è laureato in medicina e chirurgia all’Università di Padova, dove si è poi specializzato in endocrinologia. A Pisa ha invece conseguito la specializzazione in andrologia. È professore ordinario di patologia clinica all’Università di Padova […]
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