Masturbazione erezione e desiderio

    DOMANDA

    Salute!
    Sono un uomo di 43 anni e dall’età di 15 anni ho iniziato a masturbarmi, dapprima con frequenza assidua e quindi ora giusto giornalmente.
    Dall’età di 22 anni ho iniziato ad avere problemi di erezione che ho semplicemente derubricato in quanto non avendo alcuna donna non me ne importava poi tanto ed essendo particolarmente asociale non esisteva neanche la possibilità di essere immischiato in sesso occasionale nei luoghi di aggregazione (che tanto non ho mai frequentato).
    Otto anni fa ho conosciuto la donna che poi ho deciso di sposare e i problemi sono divenuti ossessione. Nel primo anno anche grazie alla pazienza della mia lei sono riuscito a migliorare e la frustrazione è andata, ma il problema è rimasto.
    In più mi sono accorto che non solo non mi eccitavo fisicamente ma nenache mentalmente e questo mi ha portato ad autostimolarmi mentalmente con fantasie sempre più forti per risultati sempre più scadenti.
    Quindi ho accettato il fatto e da quel momento niente di niente.
    Ho provato ad andare da un endocrinologo ed un andrologo, ma o ho scelto male o data la mia natura diffidente non sono riuscito a fidarmi; fatto sta che uno mi ha prescritto del viagra, l’altro del testosterone. Uno l’ho preso ed ha funzionato(ma troppi effetti collaterali) e l’altro ho avuto timore del risutato (aggressività e tutto il resto) ed ho buttato la ricetta (tra l’altro ho il testosterone libero basso, ma il totale nella norma).
    Oramai penso che il problema sia mentale; anche perché oramai non mi stimola più niente (ammesso che qualcosa lo abbia mai fatto), l’ultimo vigra poi no nha neanche funzionato (senza stimolo per forza).
    Ovviamente oramai sono single, la mia amata mi ha lasciato proprio per questo motivo e benché non mi serva oramai a niente vorrei comunque capire se posso guarire o arrendermi all’evidenza. La domanda alla fine secondo me è semplice, cos’è che blocca il desiderio? Nel senso, psicologicamente, esiste una razionalità superiore che possa bloccare la parte più istintiva al punto da inibire il desiderio?

    Per inciso io no mi drogo (e ma l’ho fatto… droga piaga sociale ed io essendo asociale ho avuto gioco facile), bevo poco e solo in compagnia (e a proposito se bevo non si alza manco pregando sei divinità diverse in 15 lingue morte).

    Sono in sovrappeso di circa 8/10 Kg (a questo punto pensavo di dimagrire) e faccio poco sport (anche se il problema esisteva anche quando facevo due ore di bici al giorno e l’ho fatto per 15 anni tutti i giorni ).

    Ho ripreso e attività pensando che forse un po’ di moto avrebbe alzato almeno l’umore (e in effetti funziona).

    Ringraziandola per l’attenzione mi congedo.
    Sinceramente Luca.

    Col tempo ho sviluppato miriadi di feticismi, che però abbandono

    RISPOSTA

    Il suo quadro potrebbe essere legato a cause di natura psicologica, anche se il testosterone che conta è quello libero e non quello totale, per cui bisognerebbe escludere del tutto cause fisiche. Senza dubbio ci possono essere importanti cause psicologiche per i problemi di erezione, alcune delle quali possono essere presenti nel suo caso: per esempio ansia da prestazione che inibisce fisiologicamente l’erezione, oppure il fatto che lei si sia abituato alla masturbazione con fantasie piuttosto estreme può avere reso la situazione sessuale con una partner qualcosa di meno stimolante, perché meno forte come fonte di eccitazione. Quindi se ritiene questa situazione insopportabile, potrebbe prendere un appuntamento con uno psicosessuologo, che analizzando in profondità la sua storia potrà appurare l’importanza di eventuali cause psicologiche oppure inviarla a qualche andrologo esperto, nel caso ritenga che le cause organiche siano prevalenti (oppure potrà consultarle fin dall’inizio di consultare un andrologo per escludere subito eventuali basi mediche della sua situazione).

    Davide Dettore

    Davide Dettore

    Docente di psicopatologia del comportamento sessuale all’università di Firenze. Laureato in filosofia e in psicologia, è professore associato di psicologia clinica all’università di Firenze, e si occupa in particolare di psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale. Dal 1993 è presidente dell’Istituto Miller di Genova, associazione scientifico-professionale di ricerca, formazione e consulenza di psicologia clinica.
    Invia una domanda