DOMANDA
Buongiorno dottore,
sono la mamma di un ragazzo di 17 anni. Il problema è iniziato circa un anno e mezzo fa.. il ragazzo in seguito ad assunzione di cannabis ha sviluppato un episodio psicotico ed è stato ricoverato con diagnosi alla dimissione di episodio ipomaniacale in personalità borderline. È stato in trattamento con olanzapina per circa tre mesi ad un dosaggio di 15mg, interrotto nel giro di 15 gg su indicazione della neuropsichiatra.. dopo circa un mese ricompaiono i sintomi.. . Andiamo da un altro specialista che ci prescrive depakin e gradualmente arriva al dosaggio di 759mg al giorno. A giugno però di nuovo episodio psicotico e a tal punto terapia invega 6mg e depakin 1000mg. Dopo un paio di mesi passato a invega 3mg e depakin crono 500mg. Passa l’autunno l’inverno e aumenta l’apatia , il disinteresse e la frequentazione scolastica.. aggressività mista a stati depressivi. Lo specialista lo rivisita e imposta come terapia: carbolitium 150×2, citalopram 5 gtt alla sera e mantiene invega 3mg al mattino. Sono passate due settimane e non vedo in lui nessun miglioramento . Il litio, siccome dopo una settimana la litiemia era 0,18, è stato passato a 150 al mattino e 300 alla sera. Chiedo il vostro gentile parere. Grazie.
RISPOSTA
Buongiorno
non so se intendesse un parere sulle cure in atto o sulla situazione.
Personalmente sono molto cauto nel porre diagnosi di Disturbo di Personalità o Disturbo Bipolare dell’Umore in presenza di uso di sostanze stupefacenti. La questione andrebbe posta con tutti i “ma e i se” e confermata o disconfermata solo dopo una attenta e prolungata osservazione del paziente in fasi successive e sicuramente, fatto fondamentale, in totale astinenza.
Circa le cure, posso solo dirle che sono farmaci noti e spesso impiegati in queste circostanze. La litiemia deve attestarsi all’interno di un range terapeutico compreso tra 0,5 e 1 mmol/L
Cordiali Saluti
Federico Baranzini