Algodistrofia alla testa del femore destro a seguito di gravidanza

    DOMANDA

    Ill.mo Dott. Varenna,
    come in oggetto, a seguito di una gravidanza e facendo una risonanza all’anca dopo circa 40 giorni dal parto (durante i quali mi sono state diagnosticate “ad occhio” tutte le patologie possibili a partire dalla semplice sciatalgia alla artrosi avanzata della testa del femore) mi hanno riscontrato questa fastidiosa patologia; consideri che il dolore si è di molto attenuato nelle ultime 2 settimane in virtù di alcune sedute di TECAR effettuate quando ancora si pensava ad una possibile artrosi.

    Che terapia farmacologica mi consiglia di portare avanti unitamente a quella strumentale che, almeno finora, ha sortito buoni effetti?

    RISPOSTA

    Gentile sig.ra,

     

    in qualche caso, la sindrome da edema midollare gravidica ha un decorso eccezionalmente benigno e questo è il verosimile motivo per cui il dolore va migliorando (la Tecarterapia non ha alcuna dimostrazione di efficacia).

    Quindi, poichè la terapia adeguata comporterebbe la sospensione dell’allattamento, se la vicenda va risolvendosi spontaneamente, non prenderei per ora in considerazione l’impiego di farmaci.

    Le raccomando comunque di mantenere l’arto inferiore il più possibile in scarico.

    Cordialità.

    MVarenna

    Massimo Varenna

    Massimo Varenna

    ESPERTO IN ALGODISTROFIA. Responsabile del centro per la diagnosi e il trattamento delle patologie osteometaboliche dell’istituto Gaetano Pini di Milano. Nato a Varallo (Vercelli) nel 1959, si è laureato in medicina all’Università di Milano nel 1984 e si è specializzato in reumatologia nel 1988. È professore a contratto presso la scuola di specializzazione in ortopedia […]
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