Proteine alimentari

    DOMANDA

    Buongiorno Dottore,
    sono una giovane dietista e vorrei rivolgerle una domanda in merito al ruolo svolto dalle proteine alimentari nei confronti dei reni. Un po’ mi vergogno perchè ho sempre dato questo concetto per scontato ma ora, riflettendoci su, mi sono resa conto che tanto scontato non è e che concorrono tutta una serie di fattori che inizialmente non avevo considerato.
    Dunque, le proteine introdotte con la dieta, prima di essere assorbite, vengono idrolizzate in aminoacidi e piccoli peptidi che entrano in circolo: come può, quindi, un eccesso di proteine alimentari essere causa di problemi renali, da nefropatia a IR? Perchè si “allenta la trama del filtro” se quelli che arrivano sono piccoli aa? Da cosa dipende la proteinuria se le proteine alimentari non arrivano “intere” al glomerulo?

    La ringrazio anticipatamente.
    (sono la stessa ragazza che anni fa le fece una domanda sulle NEFROPATIE GLOMERULARI…)

    RISPOSTA

    Gentilissima,

    è un segno di grande intelligenza chiedere ciò che non è chiaro, il che indica che ci si pone delle domande su questioni che a molti paiono scontate.

    Correttamente, ha espresso il concetto che le proteine vengono degradate ad aminoacidi o piccoli peptidi prima di essere assorbite. Questi aminoacidi, in particolare gli aminoacidi essenziali che il nostro corpo non è in grado di creare, sono importantissimi per la costruzione delle proteine che costituiscono il nostro corpo.

    I reni possono essere in difficoltà per l’eccesso di proteine nella dieta, anche se queste vengono degradate e trasformate in singoli aminoacidi. A riprova di ciò recentemente è emerso che anche la qualità delle proteine, a parità di contenuto in grammi/die, può fare una differenza. In particolare, sono più problematiche le proteine animali rispetto alle proteine di origine vegetale. Non dimentichiamo inoltre che le proteine vengono da alimenti che contengono altre sostanze potenzialmente dannose. Un esempio è rappresentato dall’acido urico, che deriva dal metabolismo del DNA contenuto nelle cellule animali.

    Spero di aver risposto al quesito ed invio i migliori saluti,

    Maurizio Gallieni

     

    Maurizio Gallieni

    Maurizio Gallieni

    Direttore dell’unità operativa complessa di nefrologia e dialisi dell’azienda ospedaliera San Carlo Borromeo a Milano. Nato a Milano nel 1960, si è laureato presso l’Università degli Studi di Milano e specializzato all’Università degli Studi di Verona. Ha studiato e svolto tirocini all’estero, soprattutto negli Usa.
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