Ischemia cerebrale con emiplegia

    DOMANDA

    Buongiorno Dottore,

    Le chiedo gentilmente un consulto

    Ho 74anni e da due anni, quando sono stato colpito da una ischemia cerebrale con emiplegia dx, il mal di schiena, di cui soffrivo già in passato, si è aggravato a causa anche della postura dovuta al deficit funzionale residuo alla gamba dx.

    Ho fatto diversi trattamenti di rieducazione posturale e di massoterapia alternati a cicli di terapia antinfiammatoria (Arcoxe 60) ma la sintomatologia persiste attenuandosi dolo con gli antinfiammatori per poi riacutizzarsi dopo poco tempo. La recente RM del rachide lombosacrale ha evidenziato:

    “si osservano manifestazioni artrosi che di discreta entità con osteofiti e degenerazione dei dischi intervertebrali.
    In particolare in L5-S1 si osserva anche una discreta reazione edemigena delle limitazioni contrapposte con associata sclerosi e protrusione discale e ernia discale postero-laterale destra che giunge a contatto della emergenza di S1 da questo lato interessa in piccola parte anche la radice di L5 all’imbocco del forame in un quadrato di tipo Modic1.
    Non si osservano altre alterazioni del contenuto vertebrale ma i dischi tra L3-L4 e L4-L5 tendono alla estroflessione e impegnano il canale vertebrale e in parte anche i forami di congiunzione.
    I diametri del canale vertebrale per il resto sono regolari. Si osserva una lieve ipertrofia delle articolazioni ipofisarie”.

    Aggiungo che il quadro sintomatologico è costituito da dolore anche acuto nei movimenti di estensione e flessione del busto, in quelli laterali, nei piegamenti sulle ginocchia, instabilità nel camminare, sostegno precario, debolezza delle gambe, dolore in posizione da seduto, senso di mancanza di equilibrio nella posizione eretta con spostamento del busto in avanti.

    La ringrazio per l’attenzione e porgo,

    distinti saluti.

    RISPOSTA

    Carissimo,

    chiedo scusa per il ritardo della risposta dovuto a cuse indipendenti dalla mia volonta’.

    Il quadro presentato sembra essere di natura degenerativa (artrosi) ovviamente complicato nella sintomatologia dallo squilibrio neurologico.

    L’unico consiglio che posso darle e’ quello di consultare un neurochirurgo o un ortopedico che si occupa prevalentemente di chirurgia vertebrale.

    Cordiali saluti

    Francesco Ceccarelli

    Francesco Ceccarelli

    Professore ordinario di ortopedia e traumatologia presso l’Università di Parma dove dirige anche la scuola di specializzazione. Nato a Perugia nel 1955, si è laureato in medicina nel 1980 e si è specializzato in ortopedia nel 1983 e in fisioterapia nel 1987. È autore di oltre 350 pubblicazioni scientifiche in Italia e all’estero.
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