cereali


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    piante erbacee (per lo più Graminacee) i cui frutti (cariossidi), particolarmente ricchi di amido, sono utilizzati nell’alimentazione direttamente e sotto forma di farina; tra i più usati frumento, mais, segale, orzo, avena, riso. I cereali vengono utilizzati per l’alimentazione generalmente dopo essere stati privati delle parti indigeribili (cellulosa) e irritanti (lignina) degli strati periferici, e anche delle parti ricche di sostanze lipidiche (embrioni o germi), facilmente alterabili. Di conseguenza per l’alimentazione si utilizza solo la parte interna (endosperma), composta per la quasi totalità da amido, e ciò non costituisce un vantaggio, perché viene così eliminata la porzione più ricca di fibre, sali minerali, proteine e vitamine . Queste farine raffinate, più pregiate dal punto di vista commerciale, hanno valore nutritivo minore di quelle poco raffinate o integrali: la crusca eliminata con la raffinazione, ricca di ferro, di vitamine del gruppo B e di proteine, è importante per il mantenimento dello stato di benessere fisico. Le farine sono un alimento prevalentemente energetico.