DOMANDA
Buongiorno gentilissimo dottore , letto scrivo perché non riesco proprio più a farcela,ho 24 anni sono un ragazzo sempre stato sano e attivo a livello fisico.a giugno ho avuto il morbillo mi sono ripreso a luglio con evidente calo delle difese immunitarie come unica conseguenza nel post malattia ,sono andato due settimane a mare e forse per il vento non so,ho iniziato ad avvertire uno strano fastidio alla gola,devo aggiungere che in questo arco di tempo ho frequentato una ragazza dalla quale dopo un rapporto orale non protetto ho avvertito un bruciore al labbro inferiore che insieme al mal di gola è progredito con piccole ulcere,una piccola bolla vicino l ugola ed un rigonfiamento delle mucose orali,il mal di gola non passava alche il medico di base mi ha prescritto antibiotici a largo spettro (selviclor prima e isocef dopo) fino al 15 agosto senza alcun risultato sé non quello di incrementare le ulcere e l afta ad altezza del dente del giudizio emersa dall’ inizio insieme agli altri sintomi.Mi sono fatto visitare da un otorino che ha prima smentito l ipotesi di è un infezione batterica e per poi aggiungere che forse si trattasse di un infezione virale e che gli antibiotici hanno solo allungato i tempi di recupero ,mi prescrive karos in pasticche il dolore si attenua molto ma poi riemerge intorno a metà settembre .Molto preoccupato eseguo 2 test HIV,2 test per sifilide e clamidia ,tutti negativi ,tranne l ureaplasma con carica di 10.000.Un medico chirurgo specializzato in infezioni sessualmente trasmesse mi ha detto che il mal di gola potrebbe essere stato causato da patogeni intracellulari da ureaplasma ,faccio 13 giorni di Claritromicina(sensibile nell’ antibiogramma fatto con la esame) sembra scomparire ogni sintomo ma a distanza di tre giorni dalla fine della cura sta ritornando,ho paura dottore,è un incubo per me,cosa dovrei fare?Questo mal di gola è scaturito secondo lei da questo?Ho fatto anche il tampone faringeo negativo.Come devo comportarmi ?
RISPOSTA
Difficile dare una valutazione coerente con la realtà clinica in un caso di questo tipo, senza vedere il paziente. Quel che è certo è che in tutto questo percorso Ureaplasma non ha alcuna rilevanza clinica.