DOMANDA
Ho 40 anni e non ho mai sofferto di malattie respiratorie. Quest’anno,durante la mia prima gravidanza (spontanea e senza alcun tipo di problema) mi sono improvvisamente sentita male: mancanza d’aria con senso di soffocamento persistente, con alti e bassi, fino a pochi giorni fa (due mesi dopo il parto) quando mi è stato detto (dopo spirometria globale preceduta da altri accertamenti tutti negativi: RX, eco addome, analisi del sangue per escludere allergie ecc ) che ho l’asma da reflusso gastroesofageo. Il gastroenterologo non mi ha voluto però far fare la gastroscopia: per lui non ci sarebbero dubbi. Questi problemi respiratori mi comparivano dopo aver mangiato: non potevo sdraiarmi, dovevo dormire con tre cuscini e quando sono stata peggio -per circa due mesi, quando la mia pancia era più voluminosa- mi sentivo soffocare anche se mi sedevo.(Non bevo alcool né bevande gassate. Niente frittura. Non ho mai fumato. Sono vegetariana e normopeso. Kg messi in gravidanza: 9,5). Non ho mai avuto in questi mesi l’acido che mi risale in bocca. Ho solo avuto dei forti bruciori che dal petto salivano fino in gola durante il quarto e quinto mese di gravidanza quando mangiavo per esempio latticini o melanzane, ma poi questo disturbo è all’improvviso scomparso per lasciare il posto alla fame d’aria. In questi mesi non ho mai avuto un solo colpo di tosse. Ci sono stati casi d’asma nella mia famiglia (mio fratello da bambino ha avuto quella allergica dalla quale è completamente guarito e mio nonno dall’età di 18 anni ma non so di che tipo). Dopo il parto la dispnea è stata meno violenta ma sempre continua con alti e bassi. All’inizio avevano anche pensato che il mio poteva essere un fattore psicologico e la mia ginecologa mi ha mandata da una psichiatra che mi ha dato degli ansiolitici dicendomi che però non c’entravano nulla con la mia dispnea e che la mia era solo un’ansia generalizzata (questi farmaci non mi hanno fatto niente perché ho continuato a star male. NDR sfido chiunque a non agitarsi se sente di soffocare ad ogni singolo respiro). Sono una amante del trakking e prima della gravidanza facevo escursioni che prevedevano anche dieci ore di cammino e non ho mai avuto problemi respiratori. Con la comparsa di questo disturbo non riuscivo neanche a bere un bicchiere d’acqua in un solo fiato ma in ben 4 volte se non volevo sentirmi soffocare ancora di più. Ero scettica sulla correttezza della diagnosi ma i farmaci prescritti sembra che stiano finzionando. All’inizio Formodual senza alcun beneficio, poi Symbicort turbohaler da 160 ed il ventolin, mi è stato detto, solo in caso di broncospasmo (ma quando prendevo formodual, poiché non mi faceva niente ed io non ho broncospasmi, il ventolin lo facevo tutto i gg e mi sentivo subito decisamente meglio). Ora prendo Symbicort 320 e non ho più alcun senso di soffocamento. La mia domanda è: ho veramente l’asma o il mio potrebbe essere un altro tipo di disturbo? Se è asma posso guarire facendo sport e conducendo uno stile di vita sano o sarò costretta a dover prendere cortisonici a vita? Un’altra gravidanza mi è preclusa ovvero corro il rischio di star nuovamente male?
RISPOSTA
Carissima,
La insorgenza di asma in età tardiva non è fatto frequente.
Per cui ho difficoltà a inquadrare i suoi sintomi nell’ambito delle malattie respiratorie allergiche.
La diagnosi di asma da reflusso gastroesofageo è probabile. Soprattutto nel periodo della gravidanza per via della pressione sul diaframma (che ne limita i movimenti) e per via della compressione dello stomaco (che facilita il reflusso). L’assenza di acidità nel retrobocca non esclude una asma da reflusso. Esistono infatti reflussi “biliari” che possono essere percepiti come retrogusto metallico (e non acido).
Il Formodual (essenzialmente simile al Symbicort) non avrà avuto il tempo di funzionare (oppure non veniva utilizzato correttamente) e quando si è passato Symbicort turbohaler da 160 ed il ventolin si sono cominciati a vedere i primi risultati. Il passaggio a una dose più importante di cortisonico topico con Symbicort 320 ha determinato una stabilizzazione del quadro clinico. Tutto questo è indicativo di una componente flogistica del tratto respiratorio che forse era stata scatenata e mantenuta dai continui reflussi.
Alla sua domanda “ho veramente l’asma o il mio potrebbe essere un altro tipo di disturbo?” rispondo che vorrei poter confermare la diagnosi con un test di provocazione bronchiale alla metacolina. Consiglio anche una ecocardiografia e valutazione del D-dimero per escludere la possibilità di un comcomitante tromboembolismo cronico e ipertensione polmonare scatenati dalla gravidanza.
Se tutti questi test saranno negativi potrà ricominciare a riappropriarsi della sua vita, anche se è verosimile che questo le sarà possibile anche grazie all’uso dei cortisonici topici.