DOMANDA
Salve dottore,
A giugno ho scoperto di essere in dolce attesa, andando dal ginecologo a fare la prima ecografia egli mi ha prescritto tutti gli esami da fare. Tra questi esami, oltre quelli classici da fare in gravidanza, ho fatto hiv e hcv (entrambi negativi) e TPHA VDRL. Con enorme sorpresa quest’ultimi sono risultati entrambi positivi. Ho subito iniziato la terapia con penicillina al policlinico (una dose ogni settimana per 3 settimane, dato che l’infrazione non era datata poiché non ho mai avuto sintomi). Mi hanno detto che il VDRL si negativizzerà dopo 6 mesi (al momento sono passati 3 mesi dalla fine del ciclo terapeutico). Ciononostante il mio ginecologo ogni mese mi ha fatto ripetere gli esami per vedere come oscilla il titolo del TPHA e capire se la terapia ha fatto effetto. I valori del TPHA sono i seguenti: prima della terapia 1:2580 (il VDRL era 1:4), dopo terapia 1:2560, dopo un mese 1:320 e adesso 1:1260. Come mai le ultime due titolazioni differiscono così tanto? Se facessi la titolazione del VDRL potrei già notare cambiamenti che mi diano certezza del successo della terapia? Sono ansiosa di più perché adesso sono al sesto mese di gravidanza ( l’infettivologo quando ho iniziato la cura mi disse che non c’erano rischi per l embrione dato che siamo intervenuti subito). Spero lei possa darmi dei chiarimenti in merito. Cordiali Saluti
RISPOSTA
I test a cui si è sottoposta sono test di screening aspecifici, che necessitano di ulteriori esami per conferma diagnostica, visto che molto spesso possono dare esiti falsi positivi, soprattutto in gravidanza. Il TPHA, per di più, non è il test adatto per monitorare la terapia, ammesso che lei abbia mai avuto la sifilide. Comunque, per dirimere qualunque dubbio residuo basta che il suo medico le prescriva un test Treponema-specifico di conferma. Vedrà che molto probabilmente il risultato sarà negativo. Magari esegua anche un FTA-ABS, che è un test in immunofluorescenza con elevata sensibilità e un’ottima specificità. Al tempo stesso, sarebbe il caso di eseguire anche un’ulteriore conferma con metodica in immunolotting (Western Blot) per la ricerca degli specifici anticorpi diretti verso il Treponema.