Obesità

    DOMANDA

    Ho cinquant’anni in menopausa da quattro anni, il mio peso è aumentato attualmente peso 87 kg sono alta 1,56, ho dolori alle ossa mi affatico quando mi muovo russo molto, ho fatto tante diete con risultati ma poi ho ripreso tutto con gli interessi.. Potete consigliarmi grazie.

    RISPOSTA

    Gentilissima Signora,

    Lei come tante persone è soggetta al cosiddetto effetto yo-yo, noto anche come ciclicità del peso (weight cycling syndrome), la perdita e riacquisto ciclico di peso corporeo in seguito a diete eccessivamente ipocaloriche. Per evitare l’effetto yo-yo appena smessa la dieta bisognerebbe seguire il nuovo regime alimentare per almeno un anno, ovvero il tempo necessario affinchè il nostro corpo si abituai al cambiamento e stabilizzi il senso di fame. In questo modo i chili persi si recuperano più difficilmente. Il “trucco” sta nel far tornare regolare la grelina, l’ormone che stimola il senso di fame, e che durante il periodo di dimagrimento tende a salire. Ecco perché, la famosa dieta di mantenimento può essere seguita per un periodo illimitato di tempo, visto che si tratta per lo più di seguire una corretto comportamento alimentare.

     

    In effetti stare a dieta un anno intero non è così semplice anche se, a conti fatti, vale la pena soprattutto se viene considerata come stile di vita. Ci sono comunque delle accortezze da mettere in pratica per evitare di vanificare gli sforzi e le rinunce fatte day-by-day.

     

    La prima cosa da fare è non sperare mai in una dieta lampo dai risultati miracolosi (gli approcci fanatici hanno il 5% di possibilità di avere successo) di quelle che promettono di farvi perdere tre chili in una settimana. Vanno bene per sgonfiarsi, ma si tratta di una variazione di peso fluttuante e soprattutto di una perdita di liquidi, non di massa grassa. Ecco perché, basta ritornare a mangiare normale la settimana successiva per fare riprendere il peso. Questo tipo di diete, infatti, variano il livello di glucosio nel sangue e potrebbero attivare la lipogenesi, ovvero lo stoccaggio degli zuccheri in forma di grasso e non di energia.

     

    Secondo, evitate di mangiare i carboidrati da soli. Abbinarli a proteine e grassi consente di tenere sotto controllo l’indice glicemico, ovvero l’assorbimento del cibo sotto forma di energia. Con un indice glicemico basso, il corpo può usare gli zuccheri necessari senza trasformare quelli in eccesso in grasso di deposito. Insomma, mangiare una pasta al tonno con olio d’oliva è meglio di una pasta in bianco.

     

    La colazione, è la prima cosa bella della giornata. Se mangiate entro 40 minuti dal risveglio, tenete a bada la fame nelle ore successive.

     

    Parola d’ordine: compensare. Mangiare regolare tutti i giorni senza nessuno strappo alla regola è pressoché impossibile. Se, quindi, non vogliamo dire di no ad apertivi, inviti a cena etc, basta riequilibrare l’eccesso calorico nelle giornate successive. Dopo una abbuffata, optate per pasti a base di proteine magre e verdure, senza farinacei né grassi. Un apporto calorico limitato per 1 o 2 giorni compensa l’eccesso energetico.

    Spero di essere stato esaudiente e per qualsiasi ulteriore chiarimento può sempre contattarci.

     

    Distinti saluti,

    Carmine Finelli

    Carmine Finelli

    Carmine Finelli

    Dipartimento di Medicina Interna, OO.RR. Area Nolana, Presidio Ospedaliero Cavaliere Apicella – ASL Napoli 3 Sud, Pollena Trocchia (Napoli). Nato a Napoli nel 1974, si è laureato in medicina all’Università di Napoli nel 1999, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in “patologia e clinica delle malattie cronico- degenerative cardiovascolari, reumatiche e della nutrizione” nel 2004, e la […]
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