Cosa fare quando la scuola diventa un peso?

    DOMANDA

    Salve, sono una studentessa al quinto anno di liceo, il mio rendimento é sempre stato ottimo e lo studio é una delle poche cose che posso dire che mi riesca particolarmente bene. Come tutti ovviamente non posso dire che andare a scuola mi piaccia o che preferisco studiare piuttosto che uscire con le mie amiche. In ogni caso quest’anno sto riscontrando un forte disagio, l’idea di andare a scuola mi fa sentire letteralmente male e spesso prima di andare a dormire mi prendono crisi di pianto o addirittura attacchi di panico (di cui purtroppo soffro con da piccola). L’ambiente non é dei più stimolanti, ma non ho problemi particolari con compagni e professori.
    Il punto é che non é l’idea dello studio a preoccuparmi, nemmeno la maturitá, a dirla tutta non vedo l’ora di cominciare l’universitá. Da cosa potrebbe dipendere questo costante disagio?
    In questo momento sto valutando l’opzione di dare l’esame da privatista quindi non frequentando le lezioni. Secondo lei potrebbe aiutarmi a tornare ad essere più serena?

    RISPOSTA

    Cara ragazza,

    capisco il disagio e la sofferenza che stai attraversando, considerato che hai sempre studiato con profitto.
    Posso dirti che, purtroppo, proprio all’ultimo anno della scuola superiore, di sta verificando questo per molti ragazzi.
    Il motivo? Premesso che per ognuno ci sono situazioni e fattori specifici che vanno analizzati e valutati, tuttavia un elemento comune a tutti è il fatto che l’ultimo anno della scuola superiore rappresenta comunque un appuntamento con la Vita, una scadenza che segna un giro di boa: finisce la scuola e inizia una fase più adulta che prevede un cambiamento importante e spesso un distacco. Questo, se da una parte è molto desiderato, dall’altra, soprattutto a livello inconscio, è molto temuto. I motivi possono essere tanti e, come accennavo, molto peculiari a seconda delle situazioni personali e familiari. In generale, molto spesso non si sente di possedere attrezzata quella che io chiamo la “valigia della sicurezza”, che dovrebbe permettere di affrontare i cambiamenti e staccarsi senza troppi timori e senso di inadeguatezza. Come dire che amo da morire andare a sciare, ma mi ritrovo nel bagaglio solo un costume da bagno e un paio di pinne…
    Non conosco la tua situazione personale e familiare, perciò non posso sapere perché stai ‘tirando il freno a mano’ a scuola. Ma di certo una motivazione c’è ed andrebbe cercata. Non credo proprio che possa aiutarti preparare l’esame da privatista, anzi potrebbe servire solo a favorire quella parte di te che, nonostante tutto, ha paura di crescere.
    Se proprio non riesci a sostenere questo peso della scuola, cerca di parlare con uno psicologo che ti possa aiutare a far luce su quanto ti sta succedendo (gli attacchi di panico sono probabilmente una spia di un conflitto tra parti di te che vorrebbero cose opposte) e a trovare il coraggio di affrontare questo periodo.
    Spesso un vincolo può diventare una risorsa se, invece di ritirarsi, ci si sofferma ad ascoltarsi, magari facendosi aiutare.
    Vedrai che, una volta che avrai capito cosa c’è alla base di questo peso, ti sentirai più leggera e sarai cresciuta un po’. Quanto basta per spiccare il volo.
    Se vuoi, fammi sapere. In bocca al lupo e un caro saluto. Rosanna Schiralli

    Rosanna Schiralli

    Rosanna Schiralli

    Psicologa e psicoterapeuta. Si occupa da anni del disagio degli adulti, dei bambini, degli adolescenti e delle famiglie. È direttore scientifico del Festival Nazionale dell’Educazione; autrice di diversi libri e manuali per genitori e docenti; realizza e coordina progetti europei sull’educazione emotiva; conduce ‘scuole per genitori’; è formatrice di insegnanti e coordina la piattaforma online […]
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