Rottura chiodo endomidollare

    DOMANDA

    Buongiorno Dottore,
    avrei un domanda da farle: un mese e mezzo fa mi è stato introdotto un chiodo endomidollare nel ferro sx in seguito ad una fattura scomposta per incidente stradale. Una settimana fa ho avuto la prima visita di controllo. Hanno diagnosticato che il chiodo è rotto a livello di una delle viti in prossimità del ginocchio. Come è possibile questo? Loro hanno puntato il dito verso me ma io ho solo seguito le indicazioni di fisiatra e fisioterapista.
    Lunedì verrò ricoverato per la rimozione di questo chiodo rotto e l’introduzione di uno nuovo. Perderò tutti i progressi fatti finora o appena dopo l’operazione riuscirò a muovere la gamba come adesso. Grazie per il tempo che spero mi dedicherà.
    Cordiali saluti

    RISPOSTA

    La rottura dei mezzi di sintesi e’ un’evenienza possibile anche se rara. I consigli da seguire dovrebbero essere quelli del chirurgo che ha eseguito l’intervento e non quello di altri professionisti se magari inon sono in contatto con il chirurgo stesso.

    Penso che lei debba parlare con l’ortopedico che ha eseguito il primo intervento che sapra’ darle tutte le informazioni del caso.

    Cordiali saluti

    Francesco Ceccarelli

    Francesco Ceccarelli

    Professore ordinario di ortopedia e traumatologia presso l’Università di Parma dove dirige anche la scuola di specializzazione. Nato a Perugia nel 1955, si è laureato in medicina nel 1980 e si è specializzato in ortopedia nel 1983 e in fisioterapia nel 1987. È autore di oltre 350 pubblicazioni scientifiche in Italia e all’estero.
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