DOMANDA
Gentile Dottore,
Mi chiamo Federica ed ho 26 anni.
A seguito di un dolore al petto e successiva comparsa di tumefazione (con consistenza abbastanza dura) al centro del petto, accompagnata da dolore nella zona stessa ed in corrispondenza di tale punto ma dietro, nella schiena (ed anche, a dire la verità fin dietro all’orecchio destro) mi sono recata al pronto soccorso. Qua mi hanno diagnosticato tramite esami del sangue che indicavano uno stato infiammatorio e raggi che escludevano problemi ai polmoni una presunta sindrome di Tietze. Questa ipotesi è stata confermata dal chirurgo toracico dal quale sono stata mandata dal PS.
La terapia è stata per 4 giorni, due bustine di Brufen 600, dose aumentata a 3 bustine al dì per 10 giorni. Ora per una settimana devo usare il cerotto ibupas poi mi è stato consigliato di passare ai Cox, qualora non passasse. Al primo giorno di cerotto dopo quasi 15 gg di antinfiammatori non percepisco miglioramenti né la tumefazione si è abbassata di 1 mm.
La domanda è: per quanto tempo dovrei continuare a prendere antinfiammatori? Se non passasse sarebbe meglio semplicemente attendere a riposo interrompendo i farmaci antinfiammatori e magari usando il paracetamolo per il dolore quando intollerabile? (Specifico che non sono assolutamente un’abituale utilizzatrice di farmaci anche perché raramente ne ho avuto necessità).
Il chirurgo toracico mi ha consigliato di sentire qualche centro fisiatrico per chiedere se ci siano terapie fisiche che possano essere d’aiuto, che lei sappia, potrebbe essere un metodo di cura valido o in generale esistente per questo disturbo?
Ultima cosa (giuro!)…in passato ho avuto problemi reumatologici ai piedi con tumefazione dell’articolazione dell’alluce, un disturbo per cui ho fatto diverse visite specialistiche mai risolutive e nemmeno che abbiano spiegato o dato un nome a questo “accidente”, molto doloroso, da piangerci…che a volte non mi permetteva nemmeno di camminare. Le cose potrebbero essere collegate da una predisposizione di base o a qualche altra mia problematica?
La ringrazio e mi scuso per il mio esser prolissa.
Cordiali saluti.
RISPOSTA
Gentile Signora, ciò che Lei scrive fa ritenere verosimile che la diagnosi sia corretta. La sindrome di Tietze è un’affezione reumatologica benigna; tuttavia inquadramento preciso e terapia non possono prescindere da una visita in ambito specialistico reumatologico, visita che potrà eseguire presso il centro di Reumatologia più vicino alla zona in cui risiede. Cordiali saluti. Giovanni Minisola
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Prof. Giovanni Minisola
Presidente Emerito della Società Italiana di Reumatologia
Direttore Scientifico Fondazione Ospedale “San Camillo-Forlanini” – Roma