DOMANDA
A seguito di una “camminata” su tapirulan di circa 45 min. avverto sin da subito dolore inguine, su consiglio reumatologo assumo algix 90 per 10 giorni; anzichè migliorare peggioro, mi rivolgo al p.s. fanno eco e raggi e mi dimettono con altri antidolorifici; mi rivolgo privatamente da un fisiatra che subito capisce la gravità della situazione, risonanza d’urgenza e diagnosi: Algodistrofia ( edema osseo a livello di testa femorale con area di osteonecrosi al collo femorale); Terapia: punture di clasteon, deltacortene, vitamine Di base, tachipirina, e per 40 gg. magnetoterapia. Sono passate due settimane (al momento 4 punture fatte) di assoluto riposo ma seppur con un lieve miglioramento il dolore continua a persistere soprattutto al bacino, inguine e ginocchio dx; Il medico ortopedico mi ha tranquillizzata garantendomi che non necessiterà nessun intervento all’anca e che dopo la cura avrò una ripresa totale, quello che non mi è chiaro è quali siano le cause che hanno scatenato questa reazione così aggressiva a seguito di una camminata su tapirulan (andavo a camminare periodicamente quindi abbastanza allenata) magari cercando di intervenire sulle stesse e se quanto successomi all’anca possa ripetersi anche in altri arti del corpo. Grazie
RISPOSTA
Gentile signore,
da ciò che mi scrive è verosimile che lei sia affetto da una sindrome dell’edema midollare (non esiste l’algodistrofia d’anca). Il motivo per cui si è verificata tale malattia è probabilmente da riferirsi ad una microfrattura, generata dal sovraccarico funzionale e che ha generato il processo infiammatorio.
La terapia precritta è purtroppo inadeguata. Il mio suggerimento è quello di rivolgersi ad un centro specializzato nel trattamento di tali patologie.
Cordialità.
MVarenna