DOMANDA
Buonasera,
a gennaio 2017 sono stata ad Amsterdam con una mia amica, dove ho avuto il mio primo attacco di panico..eravamo in un locale molto caldo e affollato ed avevo la sensazione di dover scappare per forza fuori. da quel momento soffro di ansia..tachicardia, rigidità del collo e affanno..difficoltà a deglutire ad es nei ristoranti. Sto andando da una psicologa, ma non vedo miglioramenti. mi impegno a non avere ansia, ma spesso sono triste perché penso che non mi passerà mai
RISPOSTA
L’attacco di panico è solitamente improvviso e imprevisto e lascia sconcertato chi lo subisce, perché solitamente non riesce a capirne le cause. Per prima cosa é importante fare una diagnosi corretta escludendo alcune cause organiche del disturbo, come reali disturbi cardiaci e respiratori o disturbi di tipo endocrino (per esempio l’ipertiroidismo) ecc.. Quindi sono necessari accertamenti medici appropriati in base alla storia clinica, all’età del soggetto e ad altre situazioni contingenti. Se la diagnosi accertata è di un vero disturbo di panico ci sono due tipi di intervento terapeutico, quello farmacologico basato in genere su farmaci che agiscono sulla serotonina e quello psicoterapeutico. La scelta del metodo o dell’uso combinato dipende dalla gravità del disturbo e dalla disponibilità del paziente di collaborare al processo psicoterapeutico. In ogni caso il disturbo risponde bene ai trattamenti, ma i tempi possono essere molto variabili. La fiducia nella possibilità di superare il disturbo va sostenuta perché contribuisce alla progressione positiva dei trattamenti.