DOMANDA
Buongiorno dottore,
sono una ragazza di 31 anni. Poco tempo fa ho donato il sangue e quando mi sono arrivate le analisi, ho notato d’avere dei valori alterati:
– Emoglobina 12,4
– Ferritina 5,3
– Sideremia 42
– Trigliceridi 44.
Sono sempre stata una sportina, sebbene non accanita. Sin da che io abbia dei ricordi, però, ho sempre avuto una cattiva respirazione. Ho spessissimo dei deficit d’aria, sensazione di confusione e stanchezza anche senza che io compia dei grandi sforzi. Questa cosa mi sta portando allo sfinimento, inibisce le mie prestazioni sia della mia vita personale (mi chiedo se un giorno o l’altro riuscirò a respirare come tutti), sia di quella sportiva (sono una karateka e mi stanco subito, a livello respiratorio) sia sul fronte intellettivo (avendo confusione, la mia lucidità e le mie prestazioni sono ridotte).
Ho fatto l’aspirometria, soffrendo di varie allergie, e la pneumologa mi ha detto “hai una buona capacità bronchiale, però respiri peggio di un asmatico”.
Sotto consiglio della mia dottoressa di base, prendo il Cofer da una settimana.
Voglio trovare una soluzione, perché mi sento come un leone in gabbia, da troppo tempo.
Attendo una sua gentile risposta e la ringrazio anticipatamente.
RISPOSTA
Buongiorno. I suoi esami mostrano unicamente una sideropenia (in presenza della quale le donazioni di sangue sarebbero sconsigliate), che alla sua età è un riscontro molto comune e facilmente correggibile con la’ssunzione di un’opportuna terapia marziale per bocca (consiglio il ferro in formulazione liposomiale, che è generalmente molto ben tollerato e più efficace rispetto agli usuali sali di ferro). In ogni caso la sua sideropenia per il momento non ha ancora causato una conseguente anemia. La sintomatologia da lei riferita potrebbe avere mille ragioni, ivi comprese ragioni di origine psicosomatico, e dovrebbe essere indagata dal suo medico di base. Come può facilmente immaginare, infatti, proprio per l’enorme eterogeneità delle possibili cause, non esiste modo di poter dare consigli utili senza un’adeguata presa in carico (anamnesi, esame obiettivo, e presa visione di eventuali indagini strumentali).
Cordiali saluti,
Francesco Onida