DOMANDA
Egregio Dottore,
Sono una ragazza di 30 anni e soffro di dermatillomania dalla prima adolescenza. Dopo vari tentativi negli ultimi anni di smettere,questa volta sento di essere sulla strada giusta,specie da quando ho informato della situazione una persona cara,che ora funge un po’ da “terzo occhio”. Sto usando l’approccio del convertire l’azione con un’altra piacevole,e sta andando bene in generale; questo però non funziona in quei momenti in cui la tentazione ha la meglio e fa piombare la mente e il corpo nella cosiddetta “trance”. Ho bisogno di un “piano di riserva” per momenti come questo,dove il metodo di conversione non basta: spero che lei possa consigliarmi. Distinti saluti
RISPOSTA
Devo primariamente ricordare che un singolo comportamento, come nel suo caso la tendenza ad una escoriazione compulsiva della pelle, può rappresentare il sintomo di una condizione psichica giustamente più complessa. Pertanto principalmente l’invito è quello di fare una valutazione più approfondita delle proprie condizioni psichiche. Il “piano di riserva” potrebbe consistere, una volta fatta la giusta psicodiagnosi, un trattamento con terapia cognitivo comportamentale.