DOMANDA
Salve dopo episodi ripetuti di spotting intermestruale, ho eseguito tamponi cervicali, sono risultata positiva a ureaplasma. Ho effettuato terapia con zitromax 500 x 6 giorni. Ho rieseguito tamp. Cerv. Ed è ancora positivo. La ginecologa mu consiglia ulteriore cura antibiotica. Mi chiedevo perché lei sostiene che se asintomatico non va trattato? So che può essere pericolo per la fertilità… Grazie
RISPOSTA
Ureaplasmi e micoplasmi risiedono normalmente nell’ambiente vaginale di molte donne totalmente asintomatiche, senza provocare alcun problema. Non c’è alcun lavoro in letteratura supportato da serie evidenze che dimostri che Ureaplasma costituisca una concreta e dimostrabile causa di sterilità femminile. Solo ipotesi, per nulla suffragate da dati omogenei e inattaccabili. Esistono evidenze concrete, viceversa, che dismicrobismo e vaginosi possano essere causa di infertilità. Spesso le due cose vanno insieme, ovvero, come ho più volte spiegato su questo sito, quando una donna ha una carenza di lattobacilli (cioè è dismicrobica), alcuni microrganismi che colonizzano normalmente l’ambiente vaginale (come Ureaplasma) possono prendere il sopravvento rispetto alla normale flora microbica vaginale. Trattare Ureaplasma in questi casi, senza aver risolto il problema di fondo è come pensare di poter andare in automobile essendosi dimenticati di montare le ruote.