Precisazioni in merito al linfonodo sospetto

    DOMANDA

    Gent.mo Prof ho letto la Sua gentile risposta. Il linfonodo è stato esaminato presso due strutture ospedaliere a distanza di 2 mesi. Nella prima il referto ha evidenziato “macrofagi vacuolizzati e pigmentiferi ed alcuni molto rari aggregati di elementi con pleoformismo nucleare risultati positivi per tireoglobulina e HBME-1 e sospetti per localizzazione di carcinoma papillare”. Mi è stata posta all’attenzione l’assenza di linfociti. Nella seconda struttura il referto è stato estremamente sintetico: “metastasi di carcinoma papillare della tiroide”. Poiché l’area nodulare è risultata più volte TIR 2 e la tireoglobulina nel liquido di lavaggio del linfonodo è risultata estremamente bassa, non so cosa pensare ( microcarcinoma occulto della tiroide e se si considera il primo referto è possibile che in un linfonodo non si rinvengano linfociti?) e cosa fare. È consigliabile un ulteriore agoaspirato per dirimere ogni dubbio? Grazie.

    RISPOSTA

    Se l’agoaspirato è stato effettuato con certezza su di un linfonodo, entrambi i referti sono indicativi di metastasi d carcinoma papillare della tiroide . Pertanto c’è l’indicazione alla tiroidectomia pur in assenza di evidenza del tumore primitivo in tiroide.

    Furio Pacini

    Furio Pacini

    ESPERTO IN TUMORI DELLA TIROIDE. Professore ordinario di endocrinologia, titolare della cattedra di endocrinologia presso la facoltà di Medicina dell’Università di Siena dov’è direttore del dipartimento di medicina interna, scienze endocrino-metaboliche e biochimica. Direttore della struttura complessa di endocrinologia dell’Azienda ospedaliera universitaria senese. Nato a Livorno nel 1947, si è laureato in medicina nel 1973, […]
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